Gallese CRONACA BIODISTRETTI
La sfida dei Biodistretti nei territori: sviluppo rurale e buone prassi di sostenibilità, è il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà a Gallese - presso il Museo e Centro Culturale "Marco Scacchi" Via Lorenzo Filippini - il 7 giugno a partire dalle ore 9.
L’incontro intende presentare il ruolo chiave dell’esperienza del Biodistretto della via Amerina e delle Forre, ad un anno dalla sua costituzione, come buona prassi di sviluppo sostenibile del territorio, anche alla luce delle emergenze ambientali ed economiche in atto.
Molti gli interventi previsti nella tabella di marcia della giornata. I lavori saranno aperti dai saluti di Danilo Piersanti (Sindaco di Gallese); Livio Martini (Presidente del Biodistretto della via Amerina e delle Forre); Antonio Rosati (Commissario straordinario dell'ARSIAL); Enrico Panunzi (Presidente della Commissione VI del Consiglio regionale del Lazio) e proseguiranno con gli interventi tecnici e gli approfondimenti di Bengasi Battisti (Sindaco del Comune di Corchiano), Rosario Lembo del Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'acqua Onlus, Fabio Caporali e Famiano Crucianelli (membri del Comitato scientifico del Bio-distretto, Andrea Ferrante di AIAB Lazio, Mario Profili e Claudia Cupidi (giovani produttori agricoli del Bio-distretto).
Il comune di Gallese, tra i sostenitori del Biodistretto della via Amerina e delle Forre, ospiterà l’incontro pubblico e lo stesso giorno l’inaugurazione del nuovo stabilimento dell’Azienda Denocciola - azienda attiva nella produzione di creme a base di nocciole da agricoltura biologica.
Il Sindaco di Gallese, Danilo Piersanti, spiega che l’evento si colloca in continuità con l’accoglienza del Biodistretto francese “BioVallèe”, avvenuta lo scorso 3 giugno, ed aggiunge: per i nostri territori è importante condividere le esperienze che stiamo maturando localmente e che ci stanno conducendo in un percorso di sviluppo economico inverso rispetto a quanto avvenuto finora.
Un percorso di sviluppo rurale, attento alla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, nel quale i livelli occupazionali tornano a trovare incremento nel settore agricolo e nel biologico. Si tratta di buone pratiche che consentono di varcare la soglia dei confini locali ed aprirci ad un ottica di scambio in ambito europeo ed internazionale.
La costituzione del distretto di Agricoltura biologica della Via Amerina e delle Forre è una sfida per un nuovo sviluppo del territorio. Nell’area dei 10 Comuni coinvolti: Civita Castellana, Corchiano, Fabrica Di Roma, Gallese, Vasanello, Faleria, Calcata, Castel Sant’ Elia, Nepi, Orte si sta riuscendo nell’intento di innescare dinamiche positive in termini di crescita economica che coinvolgono aziende agricole biologiche gestite in prevalenza dai giovani e dalle donne.
La scelta di investire nell’agroalimentare di qualità è frutto di un dialogo partecipato che coinvolge agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni, amministrazioni ed enti pubblici del territorio.
Tale scelta si basa su un approccio integrato nella quale la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità al fine di raggiungere un pieno sviluppo delle proprie potenzialità economiche, sociali e culturali.
Il Presidente del Biodistretto, Livio Martini, dichiara: “Il Biodistretto vuole essere un sistema politico e sociale costituito da numerose aree territoriali integrate e può, infatti, rappresentare uno strumento efficace per diffondere su larga scala una nuova politica e un modello economico di tipo comunitario.
Il Biodistretto, dunque, può essere un esempio di come sia possibile, e si debba, intraprendere la strada del cambiamento, partendo dalle comunità insediate, dall’uso delle risorse locali e dal modello biologico di produzione e consumo”.
