Bagnoregio CRONACA Il sindaco Bigiotti: “Presto una musealizzazione in loco dei resti dell’elefante”

 

I resti dell'elefante

Si è conclusa a Castel Cellesi una prima campagna di scavi che ha messo in luce i resti di un elefante della specie Palaeoloxodon antiquus.

Un campo scuola di paleontologia organizzato per l’occasione dal prof. Paul Mazza del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e dal Gruppo Archeologico di Castel Cellesi e che ha visto la partecipazione di studenti e docenti universitari provenienti da vari atenei italiani.

Contemporaneamente allo scavo, il campo scuola si è basato su  una serie di lezioni frontali che sono state tenute dai professori Maria Rita Palombo e Giorgio Manzi dell’Università “Sapienza” di Roma, Pierluigi Pieruccini, Mauro Coltorti e Anna Gandin, dell’Università degli Studi di Siena ed Adele Bertini, dell’Università degli Studi di Firenze.

L'iniziativa ha avuto il patrocinio della Società Paleontologica Italiana, nonché dell'AIQUA, (Associazione Italiana per lo studio del Quaternario). Grazie all’impegno del Gruppo Archeologico di Castel Cellesi i partecipanti al campo scuola e allo scavo hanno potuto godere di un’esperienza unica, sia dal punto di vista sociale che scientifico.

Il Palaeoloxodon antiquus è il più grande elefante che sia mai esistito in Europa e, i reperti affiorati dallo scavo, sembrano delineare un rappresentante particolarmente grande della specie. Potrebbe trattarsi di un maschio molto vecchio come denunciano le dimensioni delle ossa degli arti e l’elevato grado di usura dei denti. Lo scavo, in due settimane, è stato esteso su circa 20 metri quadri.

“In attesa della ripresa dei lavori – commenta il sindaco di Bagnoregio, Francesco Bigiotti – stiamo prospettando una musealizzazione in loco dei resti dell’elefante. La struttura, che dovrà proteggere accuratamente i reperti, sarà ecosostenibile e integrata nel territorio. Si tratterà di un vero e proprio laboratorio scientifico per gli studenti provenienti da tutta Italia e, perché no, da Europa”. Un progetto ambizioso per eccezionalità scientifica, didattica e turistica.

“Il mio doveroso ringraziamento è rivolto – conclude il sindaco Bigiotti – alla dottoressa Maria Letizia Arancio, ispettrice della Soprintendenza dell’Etruria Meridionale, all’ideatore e artefice del campo scuola prof. Paul Mazza, all’architetto Maurizio Mastroianni e ai responsabili del Gruppo Archeologico di Castel Cellesi”.

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