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Albisola Superiore VIDEO per chi ama la ceramica, di cui la provincia di Viterbo con Acquapendente, Bagnoregio, Civita Castellana, Tuscania, Vasanello, Viterbo, è ricca di storia, un video di "Checcucci Restauri di Barbara Checcucci", e, se ti va, vai al sito "Retauro ceramica.it", clicca qui

I vasi da farmacia, acquisiti di recente dalla Fondazione A. De Mari di Savona, testimoniano una produzione che ha trovato uno straordinario sviluppo, nel corso dei secoli, nell’area savonese e albisolese.

I vasi apotecari del XVII secolo, provengono dalla farmacia privata genovese Cavanna e fanno parte dei prestigiosi corredi farmaceutici liguri che avevano il compito di conservare spezie e preparati medicamentosi.

La decorazione di tipo “orientalizzante naturalistico”, ispirata alla porcellana cinese di esportazione e alla ceramica turca di Iznik, venne introdotta dai maiolicari liguri a partire dal XVI secolo.
Tale decorazione è stata effettuata su uno smalto di copertura di colorazione azzurrina chiamato berettino.

I dodici vasi apotecari sono giunti presso il laboratorio l’11 novembre 2011.
Era presente una disgregazione che aveva generato una decoesione, con successivo distacco del rivestimento vetroso.

Tale decoesione, si presentava con molteplici crettature, da cui in alcuni casi, fuoriuscivano tracce di preparati medicamentosi, formati da un impasto composto da vari grassi animali ed erbe.
Il degrado era riferibile ad una ceramica di categoria 2, degradata, con depositi coerenti , incoerenti ed incrostazioni.

I vasi sono stati sottoposti ad una pulitura tramite mostaccioli imbevuti in detergente multifunzionale di origine vegetale.

Le tracce del composto medicamentoso, sono state rimosse solo nelle zone della crettatura; si è preferito lasciarle nelle altre zone per poterle analizzare in futuro.

Dopo la pulitura, i vasi da farmacia sono stati consolidati con un apposito consolidante di origine poliuretanica di nuova generazione.

Le crettature, sono state assicurate con resina epossidica bicomponente.

Durante la fase di restauro sono state effettuate accurate indagini con microscopio digitale polarizzato e la tecnica X-Ray Fluorescence.

La tecnica XRF ha permesso di realizzare analisi multi-elementari qualitative e quantitative.

Quest’analisi ha permesso di individuare nelle zone di colore blu, la presenza del pigmento a base di cobalto, mentre nello smalto, con alte percentuali di stagno e piombo, è stato associata anche la presenza di arsenico.

Il restauro ha previsto il consolidamento sia del corpo ceramico sia del rivestimento stannifero, solo in un caso, è stata integrata una lacuna presente sul piede di un albarello ed è stato ultimato nel mese di ottobre del 2013.

Laboratorio Checcucci Restauri
Via Alessandria 38
17011 Albisola Superiore (SV)
Tel 019 486994
Cell 3478802042
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