Viterbo CRONACA Ad assemblare e curare tutte le fasi del montaggio della Macchina la squadra di Contaldo Cesarini e Vincenzo Fiorillo
Andrea e Contaldo Cesarini, Vincenzo Fiorillo e Leonardo Michelini
Alta 28 metri, pesa 5 tonnellate, con una struttura in acciaio ed alluminio, illuminata da candele, luci alogene, led e decorata con 900 rose: è "Fiore del Cielo", che è ormai pronta per il suo ultimo trasporto targato 2014.
Progettata da Arturo Vittori, il fratello di Roberto l'astronauta, vinse il Concorso di idee che era stato bandito dall'Amministrazione Comunale nel 2009, aggiudicandosi la vittoria su 65 bozzetti, con 95 punti, per "Il livello di creatività".
Tradizione ed innovazione su elementi architettonici dei quartieri medioevali di Viterbo, come le fontane ed elementi iconografici quali i leoni e le palme.
Rinnovata, arricchita offrirà la sera del 3 settembre quelle particolari emozioni che fanno sentire i cuori di generazioni di Viterbesi e non, più vicini: "Tutti de 'n sentimento".
La Macchina di santa Rosa, definita dallo scrittore Orio Vergani "Il campanile che cammina", quest'anno vedrà i coraggiosi Facchini impegnati in una nuova impresa: il percorso, infatti, è stato allungato di 400 metri su via Marconi. Inoltre, ci sarà la girata da fermo dinanzi Piazza della Repubblica, con cui si intende celebrare il riconoscimento Unesco del Trasporto della Macchina, come "Bene immateriale dell'Umanità".
Solamente nel 1952 i Facchini di "bianco vestiti" portarono il Campanile di Salcini fino al Sacrario, si trattava della prima Macchina dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Ad assemblare e curare tutte le fasi del montaggio della Macchina la squadra di Contaldo Cesarini e Vincenzo Fiorillo.
Viterbo, giorno per giorno, sta entrando nel clima dei festeggiamenti in onore della sua piccola grande Rosa e Fiore del Cielo ormai assemblata, aspetta i cento Facchini per portare in trionfo la Patrona della Città dei Papi.
Laura Ciulli
