Alessandro Finzi e Pedro González Redondo

Alessandro Finzi

Pedro González Redondo è un professore dell’Università di Siviglia che meriterebbe la cittadinanza di Viterbo.

E questo non solo per il fondamentale contributo che ha dato negli anni per il ritrovamento delle immagini e del culto di Santa Rosa in Spagna, ma per il romanzo che ha recentemente pubblicato, ambientato con una impressionante conoscenza delle vie e dei luoghi della città. Diciamo, con amore per la città.

Il romanzo: “Te lo dico sul muro” è in vendita presso la libreria Etruria, in Via Matteotti e costa solo 12 euro: un conveniente regalo natalizio. Non è tradotto, ma scritto direttamente in ottimo italiano, lingua che l’autore non ha mai smesso di studiare con passione da quando ha seguito, nel 1996, il suo primo corso universitario della nostra lingua e poi ha proseguito con corsi universitari e privati anche a Viterbo dove è giunto per la prima volta nel 2007 per venirmi a trovare.

Da allora collaboriamo attivamente non solo nel campo della sperimentazione, ma anche in quello, allora imprevedibile, della ricerca delle immagini e delle tracce della diffusione del culto di santa Rosa in Spagna.

Eccoci qui davanti all’immagine della Santa, unica statua del magnifico Parco Genovés che si affaccia sul mare di Cadice. Pedro, l’autore del romanzo, è quello con la maglietta verde.

Questa grande statua è della seconda metà del novecento, ma la più antica immagine di santa Rosa in Andalusia si trova nella chiesa del Monastero di santa Paola a Siviglia ed è degli inizi del cinquecento. Questa è dunque una preziosa testimonianza del fatto che il culto di santa Rosa si è mantenuto inalterato attraverso i secoli in questa regione con testimonianze artistiche rilevanti.

Ma il nostro autore ha proseguito nella ricerca anche da solo. E mi piace riportare quest’altra straordinaria immagine da lui trovata nella chiesa dei Terziari a Ponte de Lima in Portogallo. Quest’opera settecentesca è per ora l’unica conosciuta al mondo in stile rococò che, pur meno carico del precedente stile barocco, rimane tuttavia ricca di un movimento che, insieme alla figurazione del drappeggio, ci porta innovativamente lontano dal sobrio modelle francescano che siamo abituati a conoscere.

Senza l’impegno e la capacità operativa di Pedro Gonzáles Redondo né io né voi lettori avremmo mai avuto la possibilità di vedere questo capolavoro.

Mi è piaciuto illustrare l’autore del romanzo, ma, per tornare al libro, ricordo che anche a me era capitato di leggere sui muri di Viterbo delle belle scritte sentimentali, ma l’autore ha fatto l’osservazione originale che, mentre altrove le scritte sono politiche o sportive, qui parlano d’amore.

Su questa osservazione ha costruito il romanzo che si intitola appunto: “Te lo dico sul muro” e racconta di storie amorose di giovani universitari. Il libro e leggibilissimo È particolarmente adatto per giovani dai 16 anni in su, ma io, che ne compirò 90 l’anno prossimo, l’ho letto con piacere in solo due giorni.

Ricordo ancora che il libro di questo grande amico di Viterbo è in vendita presso la libreria Etruria e merita di essere letto e regalato per il prossimo Natale.

“Te lo dico sul muro” di Pedro González Redondo

Titolo: Te lo dico sul muro

Autore: Pedro González Redondo

Editore: Youcanprint

Genere: Fiction

Pagine: 170

Data di uscita: 28 settembre 2020

Link libro cartaceo (ISBN 9788831694070; prezzo di copertina €12):

https://www.youcanprint.it/fiction-generale/te-lo-dico-sul-muro-9788831694070.html

Sinossi

Si tratta di un romanzo costruito sulla base di numerose scritte d’amore reali presenti lungo le vie della città di Viterbo. Nella storia, la giovane Miranda scopre l’amore con Giorgio, un ragazzo della sua età, attraente ma strafottente e che solo pensa a divertirsi con gli amici e i motorini. Le mura del centro della vecchia città papale sono testimoni del loro tempestoso amore attraverso le scritte che si scambiano a vicenda. Carlos, professore di spagnolo, arriva a Viterbo in fuga da una vicenda della sua vita a Siviglia, che lo ha tormentato. Il destino farà incontrare Carlos e Miranda, che è appena entrata all’università, e avvicinerà le loro metà affamate di vero amore. Sarà una sorprendente situazione quella che li renderà complementari. La storia sorta tra di loro diventerà un canto alla vita.

Pedro González Redondo, ingegnere agronomo e forestale, è nato a Cordova e lavora presso l’Università di Siviglia (Spagna) come ordinario de Produzioni Animali. Amante della lingua e cultura italiane, è legato sin dal 2007 a Viterbo, dove ha soggiornato diverse volte presso l’Università degli Studi della Tuscia e il Centro Sperimentale Allevamenti Cunicoli Alternativi per lavorare con il professore Alessandro Finzi.

In Italia ha pubblicato insieme ad Alessandro Finzi il libro Sulle tracce di Santa Rosa. Diario di viaggio in Spagna, edito nel 2014 dal Centro Studi Santa Rosa da Viterbo. Ha anche ho curato la traduzione in spagnolo dell’opera Vita di Santa Rosa. Testo iscritto negli atti del processo callistiano istruito nel 1457 scritta dal P. Ernesto Piacentini, pubblicata nel 2018 da Frate Indovino. Te lo dico sul muro è il suo romanzo d’esordio.

Sito web del romanzo

https://www.telodicosulmuro.com/

Booktrailer

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Nel 1984 sono stato una settimana in giro per l'Italia per la solita gita di studi prima di entrare all'Università. Ma questa non conterebbe (non ricordo quasi niente).

La prima volta che sono stato in Italia in maniera "consapevole" era l'anno 2003. Ho svolto una visita docente Erasmus a Perugia. Poi sono tornato nel 2005 anche a Perugia, per la stessa cosa. In queste visite parlavo un po' di italiano perché lo studiavo dal 1995.

Poi nel 2005 ho soggiornato due settimane presso l'Istituto Sperimentale per la Zootecnia a Potenza.

A Viterbo ho soggiornato per la prima volta nel 2007, tre mesi. Poi altri tre nel 2010 e altri sette nel 2013. o sono stato a Viterbo per circa 13 mesi: tre mesi nel 2007, tre mesi nel 2010 e sette mesi nel 2013

Ho fatto altre visite brevi: Verona, Roma, Campania-Basilicata, per convegni. 

Nel 1996 ho seguito il primo corso di italiano a Cordova, presso il Lettorato di Italiano. Nel 1996 e 1997 frequentai altri due corsi organizzati da quel Lettorato di italiano.

A Viterbo ho preso lezioni private da Teresa Moretti, nel 2010.

Poi ho studiato presso la sede di Siviglia della Società Dante Alighieri. Il primo corso l’ho seguito tra febbraio e giugno del 2011 e il secondo durante l’anno scolastico 2011-2012. Nel 2012 ottenni il certificato PLIDA di competenza in lingua italiana di livello C2, rilasciato dalla Società Dante Alighieri.

 

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