Storia di Aurora, donna resiliente che ha subito violenza fisica e psicologica dal marito e decide di separarsi da lui. Riuscirà a tornare a vivere e a scoprire talenti nascosti che le permetteranno di cambiare vita.
Grazie alla passione per la scrittura sarà in grado di trovare un nuovo lavoro, pubblicherà il suo libro e la sua vita cambierà.
La Soddisfazione
Aurora faticò non poco ad accettare la separazione da Elena, troppo rapida e inaspettata, un duro colpo per lei. Improvvisamente era rimasta sola, ma con una nuova consapevolezza di sé, con tanti progetti da realizzare, tanti brutti ricordi da dimenticare e tanta rabbia ancora da smaltire.
Orlando le procurava sempre una sensazione di malessere, come uno schiaffo improvviso, disatteso che arriva dritto in faccia, difficile da accettare.
Improvvisamente era come tornata indietro nel tempo, ritornata ragazza, con tanta esperienza in più e uno sguardo smagato sul mondo.
Doveva soltanto organizzare di nuovo la sua vita, prendere il bello che la vita le aveva regalato e far tesoro dei suoi errori.
“In fondo si ricomincia sempre nella vita, le sorprese non finiscono mai, ma chissà che non sia proprio questo il bello della vita” pensò.
Col tempo era diventata più saggia, aveva imparato ad accettare ciò che la vita le donava senza opporsi a nulla e questo la rendeva forte e sicura, impermeabile alle disavventure, quasi una sfida tra sé e il mondo. Ne aveva viste di cose nella vita Aurora, non si era risparmiata nulla, ma la sua esperienza era un faro per lei che illuminava la strada e la guidava verso il meglio.
La vita le aveva consegnato un’altra prova e anche stavolta l’avrebbe affrontata a modo suo, in un modo unico che apparteneva soltanto a lei, ma che le avrebbe permesso di non abbattersi.
Iniziò a leggere il suo romanzo mille volte interrotto per mancanza di tempo, ora di tempo ne aveva, anche troppo.
Preparò una bella tazza di tè e inforcò gli occhiali e iniziò a immergersi nella lettura.
Squillò il telefono e Aurora rispose senza tanto entusiasmo, non aspettava nessuno e non poteva immaginare chi fosse a cercarla.
“Salve, buonasera, bene grazie, sto bene, belle notizie spero, si appena posso passo da lei, grazie a presto”.
Presa da mille pensieri Aurora aveva smesso di pensare al suo libro, ora improvvisamente il suo editore la chiamava e aveva bisogno di parlarne di persona, addirittura la voleva da lui appena possibile per un incontro di persona.
“Cosa dovrà mai dirmi di così importante da non poterne parlare al telefono, chissà” pensò Aurora che in un attimo ripercorse tutte le tappe che l’avevano spinta a scrivere il suo libro.
All’inizio era incerta se intraprendere o meno questa avventura, poi però era come se il desiderio di scrivere fosse diventato preponderante, una passione riscoperta, che risaliva ai tempi dell’Università, quando sembra che i sogni possano avverarsi e quando tutto è facile e realizzabile.
L’amore per la scrittura era nato allora, Aurora scriveva per un giornale universitario e i suoi articoli erano apprezzati e seguiti da tutti, tanta soddisfazione e tanto entusiasmo, poi la sua vita aveva preso un corso differente: il matrimonio, i figli e le sue passioni era state accantonate, ma mai dimenticate.
Era stata questa la molla che aveva spinto Aurora e cimentarsi di nuovo con la scrittura, una sfida forse con se stessa, un ripercorrere la strada interrotta anni prima, con una nuova vitalità ritrovata.
“Proviamo “aveva detto Aurora a se stessa, “torniamo a dar vita alle passione e osserviamo cosa accade, sicuramente non potrò che averne giovamento, la scrittura mi renderà di nuovo felice e trascinerà lontano, in nuovi mondi inesplorati.”
Non aveva sbagliato Aurora, il suo amore per la scrittura le aveva donato un nuovo slancio, una nuova vitalità, forse non era mai cambiato nel corso degli anni, era stato soltanto accantonato ma lei ora l’aveva scoperto di nuovo.
“Mai abbandonare le passioni, ma lasciarsi alle spalle i sogni da realizzare, sono quei sogni che portano lontano e ci fanno sperare, è la passione che muove il mondo”.
Aurora soltanto ora stava iniziando a realizzare i suoi sogni, la pubblicazione del suo libro, il suo desiderio realizzato, nonostante i suoi guai, nonostante tutto.
Determinata, tenace aveva era arrivata dritta alla meta, faticando non poco, ma ora il passato era un ricordo che non doveva compromettere la sua vita attuale.
Un piccolo passo al quale avrebbero dovuto seguirne tanti altri, tante altre sfide, tanti altri progetti da realizzare, sempre con slancio e vitalità.
“Se sono arrivata fin qui” pensò Aurora” vuol dire che posso proseguire, che sono in grado di arrivare ancor più lontano”.
Si preparò con calma, si fece bella per recarsi all’appuntamento con l’editore, era il suo momento, aveva bisogno di parlarle, una grande soddisfazione.
Col susseguirsi di mille avvenimenti Aurora non aveva più pensato più al libro fresco di stampa, la sua attenzione era stata dedicata ad altro e ora invece il pensiero del suo saggio era tornato prepotente ad occupare un posto importante nella vita di Aurora.
Studiò con cura il vestito da indossare, le scarpe da mettersi, si truccò, si raccolse i capelli e entrò in macchina diretta in libreria con tanti pensieri felici che le ronzavano in testa.
Arrivata trovò l’editore occupato al telefono e i minuti d’attesa le sembrarono eterni, era euforica e non riusciva a contenere la sua felicità.
Finalmente riuscì a liberarsi e si avvicinò ad Aurora con un sorriso contagioso: ”Aurora, eccoci qua, finalmente sei arrivata, ho una bella notizia per te”
“Che genere di notizia?”
“Allora, un editore straniero ha apprezzato molto il tuo saggio e vorrebbe chiederti il permesso di tradurlo in inglese, chiaramente sarebbero tuoi i diritti d’autore e la proprietà intellettuale del libro.
Un gran successo, mi sembra, complimenti vivissimi, non capita tutti i giorni una notizia del genere”:
“Aurora cosa ne pensi, sei ammutolita, non sei soddisfatta?”
“Si certo, è che, che non mi aspettavo nulla di simile, sono emozionata e…. non riesco a crederci, tutto qui.”
“Brava Aurora, brava davvero, felice di aver pubblicato io il tuo libro, spero soltanto che non sia l’ultimo”.
“Ora mi godo il successo di questo libro, poi deciderò se scriverne altri, stento ancora a crederci”.
“Credo che la mia risposta non può che essere positiva, che tempi si prevedono?”
“Aurora, calma, non avere fretta, i tempi non saranno rapidi, ma non serve avere fretta”.
“Certo, certo, sono la solita frettolosa io, imparerò ad attendere ...in fondo ho tutto il tempo necessario, non serve avere fretta”.
“Benissimo, ti terrò informata, allora a presto e ancora congratulazione”.
“A presto”
Raggiante Aurora si diresse verso casa e iniziò a pensare al suo successo, al piacere di aver realizzato il suo sogno e ai risultati ottenuti.
Euforia e ancora incredula Aurora capì che il suo sforzo non era stato vano, che era stato apprezzato e “addirittura stava per essere apprezzato anche all’estero, un grande successo per lei, l’inizio di una nuova vita.
“Se per arrivare dove sono arrivata era necessario passarne tante, vuol dire che la mia strada era questa, un sentiero ricco di rovi, spesso in salita ma ne valeva la pena, niente era stano vano, anche la sofferenza aveva avuto un senso”
Col senno di poi riuscì a capire e dare il giusto peso ad ogni evento della sua vita,
“Niente accade per caso” ripeteva Aurora
Due matrimoni, due mariti non adatti a lei, i dispiaceri vissuti avevano condotto Aurora alla meta agognata, ma anche la sua testardaggine, la sua passione, la sua resilienza che sempre l’avevano accompagnata avevano guidato Aurora ad arrivare là dove era arrivata.
“Nulla accade per caso”, ripeteva spesso Aurora, quasi per giustificare le sue amarezze, i suoi tormenti, ma ora il suo successo era proprio meritato, non era stato certo un dono piovuto dal cielo.
Il suo studio, il suo rigore, la sua forza, la sua determinazione a non mollare mai avevano finalmente dato i suoi frutti e questo era soltanto l’inizio di un nuovo percorso di vita che Aurora stava intraprendendo.
Di nuovo sola, ma con una nuova prospettiva di vita, con tanta esperienza che avrebbe saputo guidarla lontano.
Era raggiante e niente e nessuno al mondo le avrebbero fatto cambiare umore.
Finalmente a casa rinunciò volentieri alla cena e si addormentò felice, pensando al suo futuro tutto da disegnare.
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