Roberto Talotta

Viterbo POLITICA MI VERGOGNO

Che la Politica dimostri un certo interesse per le condizioni in cui versano tanti presidi sanitari del viterbese al di fuori della “campagna elettorale”, è cosa abbastanza rara e aver constatato che il Sindaco Michelini e la sua vice Ciambella, nei giorni scorsi, si sono dati appuntamento presso la “Nuova Santa Teresa” per un sopralluogo.

E' senz’altro lodevole e degno di nota ma quando, lo stesso Sindaco, dichiara di "vergognarsi di essere italiano" per la mancata autorizzazione regionale all’esercizio dell’attività privata alla stessa clinica, relegandola al triste ruolo di “cattedrale della tecnologia ospedaliera nel deserto sanitario viterbese”, allora certe considerazioni vanno calate nel contesto generale per fornire un quadro  più preciso di come stanno realmente le cose.

Non si può non essere solidali con un imprenditore che ha investito molto per creare un presidio all’avanguardia per tecnologia e strumentazione specialistica, già al servizio dei pochi degenti che possono usufruire della convenzione a suo tempo stipulata, ma se da una parte parliamo di una “eccellenza sanitaria”, una “cattedrale”quasi del tutto inutilizzata, dall’altra troviamo il cosiddetto “deserto sanitario viterbese” che, con la sua inadeguata realtà ospedaliera e territoriale, dovrebbe suscitare la vergogna di tutti quei politici che, fino ad oggi, hanno fatto ben poco per risolvere le significative problematiche rilevate in questi settori.

Noi non vogliamo che il nostro Sindaco si vergogni di essere italiano dopo aver constatato “l’invalidità funzionale” della Nuova Santa Teresa,  ma pretendiamo che lo stesso si faccia promotore di adeguati solleciti nei confronti di una Politica colpevolmente assente in fatto di tutela sanitaria per Viterbo e la sua Provincia, magari dopo aver intrapreso un ulteriore sopralluogo in tutte le altre strutture e Servizi sanitari sterilizzati dai vari provvedimenti regionali, sia a matrice di centro-destra, come di centro-sinistra.

Per agevolare il compito del Sindaco Michelini, potremmo suggerire di iniziare le sue valutazioni dalla casa di cura Villa Rosa dove, da pochi giorni, è stato chiuso il “pronto soccorso alcologico” per fare un viaggetto, poi, all’ospedale di Belcolle, dopo oltre 40 anni ancora incompiuto, per rendersi conto in quali condizioni versa il “pronto soccorso” e tanti reparti specialistici che soffrono la mancanza di “posti letto”, di personale infermieristico, delle lunghe liste di attesa che permangono tali, della continua migrazione di malati in altre Province e in altre Regioni, della scadente qualità del vitto servito ai pazienti fino a qualche mese fa, della significativa riduzione di assistenza per la mancata sostituzione degli operatori assenti per gestazione e lunga malattia e di tutte le peripezie sopportate dai malati per questo stato di cose.

Pertanto, Sindaco, giudichiamo sbagliato il suo rossore causato “dall’essere italiano”, perché l’Italia resta un Paese meraviglioso, se non altro per la sua conformazione geografica, per il suo clima, le sue bellezze naturali e artistiche, per la sua cucina, le sue tradizioni e il suo patrimonio di poeti, artisti e scienziati; casomai, dovrebbero vergognarsi, ma non lo fanno, tutti quei soggetti che, travestiti da politici, hanno curato molto i propri interessi a scapito di quelli della collettività e, per quanto ci riguarda, la infelice vicenda della Nuova Santa Teresa, unitamente a quella dei suoi dipendenti e la povertà sanitaria del nostro territorio, ne sono inconfutabile testimonianza.

Roberto Talotta
per il Dipartimento Sanità di FondAzione