Viterbo POLITICA
 
Luisa Ciambella
“Garantire un livello sanitario adeguato alle richieste di un territorio, capace di fare fronte alle incidenze patologiche più gravi e mettendo nelle condizioni il paziente di non doversi rivolgere altrove per curarsi”. Nel giornata mondiale contro il cancro, Luisa Ciambella, candidata nella lista del Partito democratico per il Consiglio regionale del Lazio, interviene con determinazione sulla necessità di migliorare il sistema sanitario provinciale in un ottica di servizio e vicinanza ai cittadini. 
 
“Dobbiamo seriamente riflettere su come migliorare il sistema sanitario della nostra Provincia - dice Luisa Ciambella - alla luce dei dati che evidenziano l’alta incidenza nella Tuscia di tumori maligni allo stomaco, di melanomi cutanei e delle leucemie. Oggi il cancro è la principale causa di mortalità in tutto il mondo e purtroppo i dati che riguardano il nostro territorio mostrano risultati preoccupanti. Se da una parte si deve sostenere la ricerca, dall’altro bisogna investire sull’efficienza della sanità e dei servizi sanitari. Prevenzione e accesso alle cure dovrebbero costituire la base di una rete sanitaria capace di raccordare i presidi periferici e i poli ospedalieri centrali”. 
 
Per Luisa Ciambella “Scommettere su un futuro migliore per la nostra terra significa lavorare per darci una sanità migliore, che non ci veda costretti a subire liste d’attesa sovrumane, che non ci metta difronte al dilemma di trovare un ospedale in grado di curarci. La Tuscia, nonostante il grande lavoro della giunta Zingaretti, paga ancora una situazione sanitaria che induce tante persone a rivolgersi fuori dal territorio, generando una mobilità passiva anche per quelle prestazioni definite di routine. Ma anche dove esistono eccellenze e professionisti in grado di intervenire alla soluzione di casi molto gravi, la sfiducia non garantisce un’utenza che possa mantenere alti livelli chirurgici. Dobbiamo essere capaci di invertire questa tendenza per rendere la nostra sanità migliore e anche fornire un’immagine diversa”.
 
“Il tempo del bacio della pantofola è terminato - conclude Luisa Ciambella -, vittima degli stessi insuccessi di un sistema che ha compromesso le speranze della gente. Un medico bravo lo è a prescindere dall’amicizia con il politico di turno. Dobbiamo lottare contro questo sistema e ricostruire una sanità efficiente per merito e professionalità e non efficace per amicizie o interessi. Al centro c’è il cittadino, il paziente e il territorio che va dotato di un servizio funzionante per aiutare le persone in difficoltà e alleviare le preoccupazioni di quanti vivono momenti particolari della loro vita combattendo con malattie talvolta umilianti. Su questa strada molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. Un percorso che dobbiamo fare in sintonia perché investire sul capitale umano e sulla speranza è l’unico modo per restituire ai cittadini il controllo del proprio destino”.