Viterbo POLITICA
Andrea Stefano Marini Balestra

La pratica giapponese dell’harakiri consiste in un rituale suicidio affondando una lama sacrale del ventre e tale rituale costituisce una formale protesta nei confronti di una grave perdita di onore.

         Le politiche della sinistra europea, presenti nel Parlamento di Strasburgo e nelle Commissioni di Bruxelles, di giorno in giorno, a suon di diktat, “letterine” a questo o quel governo, in particolare però a quello italiano perché di segno diverso da loro, rappresentano un harakiri del sogno europeo e danno benzina ai disegni internazionali che si vogliono “pappare” l’Europa dopo il suo disfacimento.

         Oltre Atlantico, Trump ed oltre gli Urali, Putin stanno affilando le armi per dividersi quello che resterà dell’Europa dopo il suo “big bang”.

         Ma chi è che mina all’Unità Europea ? Di certo non è stata la Brexit, quindi gli atteggiamenti sovranisti del governo italiano di quello magiaro e degli altri euroscettici, ma proprio la pervicace prosecuzione di condotte politiche dei suoi dirigenti al vertice della Comunità, che di fatto ne ha conservato solo il titolo.

         Le recenti dichiarazioni del Presidente della commissione Europea Juncker e del commissario alle politiche economiche Moscovici, dimenticando che lo scopo della nascita dell’Europa unita era per una solidarietà e di pace tra gli Stati membri, giorno dopo giorno lavorano per acuire uno scontro tra i popoli europei che ormai, in maggioranza hanno capito che il vero volto della UE non è un fine solidaristico per i cittadini, ma solo di sostegno alla finanza i cui fini sono spesso in contrasto con le necessità spicciole delle economie particolari degli Stati sovrani.

         Così operando i “signori” di Bruxelles si stanno scavando la fossa.

Sono talmente ottusi a perpetuare una politica vecchia che ha solo provocato miseria e divisioni nel Continente anche in periodo di campagna elettorale per le prossime europee in quanto è ormai chiaro che nella prossima legislatura europea non sopravviveranno i partiti delle sinistre che oggi compongono in prevalenza il Parlamento europeo. Insistere con l’imporre direttive demolitrici di uno standard di collaborazione tra popoli, ma solo rivolte alla salvaguardia della BCE e della sua moneta di “carta”: l’Euro. Sono stati tanto cretini da farsi votare una direttiva che prevede un vitalizio di 1.500 euro al mese per i deputati europei a fine mandato cosi provocando un salasso per i conti dell’Unione di oltre 20 miliardi di auro l’anno.

         Questi signori così pretendono “catturare” il consenso europeo?

Ma neanche per sogno, anzi stanno facendo diventare euroscettici chi non ancora lo era.

         A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Guidare l’Europa in questo momento storico nel modo in cui lo fanno i reggitori della baracca UE a Bruxelles da sospetto che essi dell’Europa non hanno interesse a proseguire nell’accidentato cammino dell’unità europea.

         Costoro danno il senso che lo sfascio della UE offra all’America ed alla Russia la possibilità di riappropriarsi della direzione politica ed economica europea della quali sono nostalgici dopo il superamento degli accordi di Yalta del 1945.

         Altro che harakiri!

Per un altro verso, ma sempre harakiri ma non d’”onore”, lo sta facendo in Italia la sinistra sostenuta del Partito Democratico e brandelli di centrodestra di Forza Italia.

         Di giorno in giorno, nonostante il loro consenso elettorale si assottigli ora per ora, insistono nelle solite cantilene: bisogna salvare l’Italia dal default finanziario, quindi necessario perseverare nelle le sciagurate politiche di austerity imposte, che hanno solo ottenuto il generale impoverimento morale ed economico della Nazione.

         Si è visto, ahimè, che per effetto delle loro politiche, chi era già povero è caduto in miseria nera e chi era benestante sta cadendo in povertà, chi era imprenditore chiude e chi può emigra all’estero.

Ma questa situazione di estremo disagio a loro non interessa. Se da una parte si continua favorire per un’immigrazione selvaggia, per il solito salvataggio di una banca proprio da loro spolpata, dall’altra sponda si continua a difendere la fallimentare politica europea di Bruxelles con i risultati che da.

La gente è stufa, ma loro non lo voglio intendere. La divisione tra paese legale e reale per costoro non è un problema.

         E’ ovvio che sino a quando le politiche della sinistra italiana e di parte del restante cosiddetto centro-destra saranno programmate come in passato, il loro Harakiri è certo, ma non sarà però un suicidio d’onore. Un suicidio e basta.

 

 

 

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