La Quercia STORIA STRAORDINARIA

 

Spesso, le persone di una certa età, parlando di Internet, pensano ad uno strumento non tanto utile per le “cose di Dio”.

Invece, se usato bene, può riservare delle sorprese straordinarie!

E’ successo che ricercando notizie sulla Madonna della Quercia, ho trovato una biblioteca Irlandese che metteva all’asta un libro sui Miracoli della Madonna della Quercia edito nel 1827.

In un primo momento il mio interesse è stato relativo;  mi interessava sì la notizia di aver trovato un libro dei miracoli della nostra Madonna in Irlanda, già una gran cosa, ma il fatto che ne avevo una copia nella mia biblioteca personale aveva smorzato il mio interesse.

All’improvviso, leggendo le note scritte su quel volume e poi vedendo delle foto che il venditore ne aveva fatto, ho scoperto che era un volume particolare: proveniva dalla biblioteca di Napoleone Bonaparte Wyse , figlio di Letizia Cristina a sua volta figlia di Luciano Bonaparte (1775 – 1840), fratello di Napoleone, e della di lui seconda moglie Alexandrine de Bleschamp (1778 – 1855); Letizia, aveva sposato il nobiluomo inglese Sir Thomas Wyse.

Quel libro era appartenuto dunque al nipote di Luciano Bonaparte, principe di Canino!

Dovevo pertanto acquistarlo per  aggiungere un’altra gemma alle tante che ornano la nostra Madonna della Quercia.

Mi sono venute alla mente tante altre notizie sulla famiglia di Luciano e sul suo legame con la Madonna della Quercia che proverò a riassumere brevemente.

Scrive il domenicano Pio Semeria, il padre che rimase accanto alla Madonna della Quercia nel periodo in cui da Napoleone Bonaparte Imperatore dei francesi, furono chiusi tutti i conventi; il padre che riuscì , grazie anche alla collaborazione dei sacerdoti di Bagnaia a poter officiare la nostra chiesa e far sì che le persone devote alla Madonna potessero ancora trovare rifugio tra le sue braccia.  

1819 - In quest’anno si portò ad abitare in Viterbo il sig. Principe di Canino Luciano Bonaparte con tutta la sua famiglia, e fece acquisto dal signor Falcinelli della casa posta fuor di porta Fiorentina sul principio della strada della Quercia.

Il raccoglitore di questa memoria fece  scuola di matematiche al figlio maggiore S.E.don Carlo quasi per un anno; egli la incominciò nel dì 16 agosto e nel dì 18 decembre furono terminate le sezioni coniche. Poi ha incominciata la trigonometria piana e sferica; e terminata si passò a trattare della Cicloide e Logistica.

Nel dì 2 ottobre 1820 si sospese. Finalmente nel di 8 luglio 1822 ricevetti in riconoscimento scudi 60.

Da quanto scritto da padre Semeria si capisce che la famiglia di Luciano Bonaparte aveva una certa familiarità con i domenicani della Chiesa della Madonna della Quercia ed in particolare proprio con padre Pio Seteria.

In un altro suo scritto successivo troviamo infatti:

Sono due lettere che il figlio di Luciano, Carlo , alunno di p.Semeria scrive al suo maestro per invitarlo a passare alcuni giorni presso la sua famiglia a Canino e …

 l’invito ricevuto da detto padre per partecipare alle nozze della sorella di Carlo , Letizia  con il nobile Irlandese Thomas  Wyse.

Inoltre è del  1850 un libretto  che Alexandrine de Bleschamp,  moglie di Luciano Bonaparte,  scrive il cui titolo è: Trois ex Voto de la Madone du Chêne, a Viterbe ; in esso la principessa racconta, in poesia ,  tre episodi che erano raffigurati in altrettanti ex voto esposti nella chiesa della Madonna della Quercia.

Successivamente , nel 1854 , Antonio M.Romagnoli  pubblica un altro libricino con la traduzione di una dei racconti poetici  che la principessa Alexandrine aveva fatto.

C’è ancora da dire che il volumetto, pubblicato nel 1850 dalla Principessa,  si può trovare nella biblioteca comunale degli Ardenti di Viterbo; ma, come si può rilevare da un timbro apposto sul frontespizio, esso apparteneva alla biblioteca dei padri domenicani della Madonna della Quercia, biblioteca requisita al momento dell’acquisizione da parte dello stato Italiano di tutti i beni dello Stato della Chiesa, beni che non appartenevano certo al Vaticano ma alle singole comunità ecclesiali esistenti sul  suo territorio.

Credo che queste poche righe possano spiegare il perché il volume ritrovato in Irlanda sia cosa preziosa per la storia del nostro Santuario; sicuramente fu un regalo principesco che i domenicani della Quercia, in particolare padre Pio Semeria, volle fare a chi dimostrava tanta fede verso quella piccola semplice Immagine dipinta su tegola.

8 dicembre 2009 
Festa dell’Immacolata Concezione

 Gianfranco Ciprini

Così scrivevo nel 2009, poi studiando i  miei appunti sui manoscritti dell’Archivio Storico della Madonna della Quercia un’altra notizia interessantissima:

Nel 1769 i Padri domenicani del Convento della Madonna della Quercia fecero rilegare un volume sui miracoli della Madonna della Quercia e fecero stampare su trina d’argento una Sua  Immagine per farne dono al Re d’Inghilterra, Giorgio III.

 

A.S.M.Q.vol.363 c.31v

A di 21 detto (settembre 1769) bajocchi cinquanta pagati al libraro per aver legato un libro de Miracoli della Beatissima Vergine della Quercia in Cordovano Rosso per ogni parte dorato a fiori per regalarsi alla Maestà del Re d’Inghilterra

 

A.S.M.Q. vol.363 c.32

A di detto (29 settembre 1769) bajocchi sessanta per trina d’argento fino  posta ad una Immagine della Beatissima Vergine data in dono alla Maestà del Re d’Inghilterra.

Gianfranco Ciprini