Villa san Giovanni in Tuscia STORIA
Micaela Merlino

Papa Pio IX

Aperta fin dal primo mattino dell’8 dicembre 1854, in poco tempo la Basilica di S. Pietro fu stipata fino all’inverosimile, essendovi confluite circa 50.000 persone tra arcivescovi, cardinali, vescovi, prelati, sacerdoti e tantissimi laici di tutte le età e condizioni sociali. 

Con una solenne processione Papa Pio IX raggiunse l’altare maggiore, dove celebrò la S. Messa. Alla fine del canto del Vangelo, in greco e in latino, l’ultraottantenne Cardinale Macchi dopo essersi prostrato davanti al Papa, gli domandò ufficialmente di dare lettura al decreto che avrebbe rallegrato il Cielo e riempito di gioia l’orbe cattolico.

Pio IX, allora, iniziò ad intonare il canto “Veni Creator”, poi si sedette sul trono e cominciò a leggere ad alta voce la Costituzione Apostolica “Ineffabilis Deus”, con la quale intendeva proclamare solennemente il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria: “A onore della Santa e individua Trinità, a gloria e ornamento della Vergine Madre di Dio, per l’esaltazione della fede cattolica, e per l’incremento della religione cristiana, con l’autorità del Signore Nostro Gesù Cristo, dei beati Apostoli Pietro e Paolo, e Nostra, dichiariamo pronunciamo e definiamo che la dottrina, la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente,  ed in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio,  perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli.”.

Il Papa era visibilmente commosso, perché  fin dalla fanciullezza era molto devoto alla Vergine Maria. Nel 1797, all’età di 5 anni, era caduto in un torrente e aveva riportato un trauma cranico, a seguito del quale cominciò a soffrire di attacchi epilettici. Nel 1815 si era recato in pellegrinaggio a Loreto, e dopo aver molto pregato la Vergine Maria, e aver qui incontrato Papa Pio VII, al quale confidò la sua malattia, miracolosamente guarì. Egli aveva sempre attribuito la fine del suo male all’intercessione dell’amorevole Madre divina. Molti anni dopo, durante il suo forzato soggiorno a Gaeta a causa degli sfavorevoli eventi politici, aveva ugualmente pregato molto la Vergine Maria affinchè potesse tornare presto sano e salvo a Roma.

Secondo il racconto di  alcune persone presenti alla celebrazione dell’8 dicembre 1854, nel momento in cui Pio IX proclamò solennemente il dogma dell’Immacolata Concezione, all’improvviso comparve sopra di lui un fascio di luce intensissima, non proveniente da alcuna fonte naturale e di uno splendore mai visto, che illuminò il suo viso bagnato di lacrime.

Più tardi Pio IX  confidò ad una religiosa ciò che aveva percepito quel giorno nel profondo della sua anima: “…sentivo la mia voce impotente a farsi udire dalla immensa moltitudine che si pigiava nella Basilica Vaticana”, disse, “ma quando giunsi alla proclamazione della formula della definizione, Iddio dette al suo Vicario tal forza e tanta soprannaturale vigoria, che ne risuonò tutta la Basilica; ed io fui tanto impressionato da tal soccorso divino che fui costretto a sospendere un istante la parola per dare libero sfogo alle mie lagrime. (…) Dio stesso dette al mio spirito un conoscimento sì chiaro e sì largo della incomparabile purezza della Santissima Vergine, che inabissato nella profondità di questa conoscenza (…) l’anima mia restò inondata di delizie inenarrabili, che non sono terrene, né potrebbero provarsi che in cielo. (…)”.

Secondo quanto scrisse Mons. Campana, l’8 dicembre 1854 era destinato ad essere “…uno dei giorni più gloriosi che figuri nella storia. (…) Esso fu la più solenne affermazione della vitalità della Chiesa, quando l’empietà imperversante si lusingava di averla quasi distrutta”. Il riferimento era al difficile periodo che la Chiesa visse nel XIX secolo  a seguito del dilagare degli ideali liberali, dell’anticlericalismo, dell’ateismo, ma anche del modernismo e di quella “spina nel fianco” costituita da quella  parte del clero cattolico che aveva aderito agli ideali risorgimentali. Per rendere onore a Maria, Pio IX ricorse anche al linguaggio delle immagini.

Il 6 maggio 1855 in Piazza di Spagna a Roma, si svolse la cerimonia della posa della prima pietra del monumento da dedicarsi alla Immacolata Concezione di Maria, formato da una statua in bronzo collocata sopra un’antica colonna in cipollino venato, rinvenuta nel 1777 in Campo Marzio. Quattro anni dopo, il 25 marzo 1858 (sedicesima apparizione), fu proprio la Vergine Maria a rivelarsi a Bernadette Soubirous nella Grotta di Massabielle come l’Immacolata Concezione: “Que soy era Immaculada Concepciou” (“Io sono l’Immacolata Concezione”).

La proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria voluta da Pio IX, decretava ciò che una parte consistente della Chiesa credeva e venerava già da molti secoli: che  il dono della concezione senza macchia di peccato originale fatto da Dio esclusivamente a Maria, si fondava nel fatto che è Madre di Cristo. Solo in ragione del Verbo fatto carne in Lei, Maria è Immacolata, per accoglierlo degnamente in sé.

Micaela Merlino

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 525 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it