Viterbo CRONACA STORICA da "IL MONASTERO"
La Quercia nel 1900 (Archivio Mauro Galeotti)
“L’Anno 1494 un tal Gabriello con Gio.[vanni] Francesco suo figlio andava da Viterbo a Civita Vecchia, ed arrivati al fiume Biedano furno incontrati da trè Assassini in Strada, che senz’altro con due colpi di spada ferirono mortalmente in testa detto Gabriello, gli passarno da una parte all’altra li fianchi con uno spiedo, quasi affatto li staccarno dal braccio una mano, e con altre ferite di freccie, e spada talmente li lacerarno il corpo, che cadde in terra come morto:
Acquerello di Vincenzo Panicale del 1619
(dal Libro dei Miracoli p.186 Biblioteca Besso Roma)
nè minor crudeltà usarno con il Figlio, avendogli tagliata la gola, e parte del collo: quando la Madonna della Quercia da essi in quel pericoloso incontro chiamata in ajuto, fece ivi sopragiungere alcune persone della Tolfa, e dalle Lumiere, che fugiti gl’assassini, riportarno caritativamente a casa di poveri feriti;
quali sopravvissuti per miracolo, non senz’altro stupendo miracolo in pochi giorni perfettamente risanati, vennero a ringraziare la loro Liberatrice, per averli conservata non meno la vita, e la roba, che restituita in tutto la pristina salute, e libertà delle membra; vedendosi il successo dipinto nel Chiostro ed anche in Chiesa”.
Fr. Nicolò Maria Torelli: Miracoli della Madonna della Quercia, 1793, pagina 166
Acquerello 1659
(dal Libro dei Miracoli p.31 Biblioteca Besso Roma)
Acquerello di Vincenzo Panicale del 1619
(dal Libro dei Miracoli p.186 Biblioteca Besso Roma)
VITERBO
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