Viterbo STORIA
Mauro Galeotti

Santa Rosa e San Donnino, affresco nel Duomo di Ivrea (photo by Laurom)

Cercando santa Rosa e cliccando a destra e a sinistra sui vari siti che ti propone google, mi è uscita fuori l'immagine di santa Rosa di Viterbo che non avevo mai visto.

E' nel Duomo di Ivrea, assieme a san Donnino in una foto di Laurom.

Il Duomo di Ivrea dove è l'affresco con santa Rosa di Viterbo

E' breve la storia della Santa proposta dal sito anche con qualche imprecisione sulla canonizzazione: "Anche da bambina, Rosa aveva una grande voglia di pregare e aiutare i poveri. Mentre era ancora molto giovane, iniziò una vita di penitenza nella casa dei suoi genitori. Era tanto generosa con i poveri quanto severa con se stessa. All'età di 10 anni divenne francescana secolare e presto iniziò a predicare per le strade il peccato e le sofferenze di Gesù.

Viterbo, la sua città natale, era allora in rivolta contro il papa. Quando Rosa prese la parte del papa contro l'imperatore, lei e la sua famiglia furono esiliati dalla città. Quando il papa tornò a Viterbo, a Rosa fu permesso di tornare. Il suo tentativo a 15 anni di fondare una comunità religiosa fallì, e tornò a una vita di preghiera e penitenza nella casa di suo padre, dove morì nel 1251. Rosa fu canonizzata nel 1457.

Clicca per la photo: https://www.franciscanmedia.org/wp-content/uploads/2016/08/SOD-0904-SaintRoseofViterbo-790x480.jpg

Tratto da https://www.franciscanmedia.org/saint-rose-of-viterbo/

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San Donnino chi era

San Donnino di Fidenza (III secolo – 196) è stato un martire cristiano italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, vissuto nel III secolo.

Secondo la tradizione fu martirizzato nella città di Fidenza il 9 ottobre del 299. Era verosimilmente un soldato al servizio dell'imperatore Massimiano Erculeo, per il quale aveva una mansione importante anche se a noi sconosciuta.

Secondo i bassorilievi del Duomo di Fidenza che ne narrano la storia, costui sarebbe stato destituito dal suo incarico a causa della sua conversione al Cristianesimo, venne in seguito perseguitato e infine inseguito e raggiunto per ordine dell'Imperatore lungo le rive del torrente Stirone e su quel luogo decapitato.

La sua iconografia lo vede rappresentato dopo la morte, in piedi, con il capo mozzato in mano come San Dionigi di Parigi. Non vi sono altre fonti che ne attestino provenienza o altri dati.

Il culto

Il santo è patrono della città e della diocesi di Fidenza. Le sue spoglie si conservano nella cripta della Duomo di Fidenza in un'urna di vetro e d'argento posta sotto l'altare.

L'oratorio più antico che ospitò le sue spoglie è del VI secolo, nel IX secolo venne sostituito da una basilica. L'attuale basilica che porta sulla facciata dieci sculture rappresentanti la vita del santo è del XII secolo, qui viene rappresentato con la palma del martire, vestito da soldato, decapitato con la testa in mano.

Alcuni scavi archeologici intrapresi nell'area della Cattedrale di Fidenza dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna hanno confermato la presenza della sepoltura del santo nei pressi del cimitero del municipiumdell'antica Fidentia, anche se è difficile determinare l'epoca della sua sepoltura all'interno del sarcofago risalente al II secolo.[1]

San Donnino viene invocato contro il morso dei rettili e dei cani rabbiosi: una leggenda devozionale narra che avrebbe guarito un idrofobo dandogli da bere acqua e vino, da lui benedetti. È anche protettore dei viandanti e pellegrini, infatti la Cattedrale di Fidenza sorge lungo la Via Francigena.

Il 9 ottobre, dies natalis del patrono, Fidenza lo ricorda con un solenne Pontificale nella Cattedrale, officiato dal vescovo riunito assieme a tutto il clero della Diocesi. La città propone un ricco periodo di feste dedicate al patrono; tradizionalmente nello stesso giorno si svolge una imponente fiera con attrazioni.

Il santo è anche patrono delle città di Castelfranco Emilia, Dernice, Montecchio Emilia, Credera Rubbiano e Proserpio.

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