VIDEO Alberto Manzi - Non è mai troppo tardi - 24 febbraio 1961

Nel 1960 fu scelto per presentare il programma Non è mai troppo tardi, in onda sul Programma Nazionale, che prese il via il 15 novembre, concepito come strumento di ausilio nella lotta all'analfabetismo. Il programma, curato insieme con Oreste Gasperini e Carlo Piantoni, ebbe grande successo e lo rese famoso; riproduceva in televisione delle vere e proprie lezioni di scuola primaria, con metodologie didattiche innovative (Manzi al suo "provino" strappò il copione che gli era stato dato e improvvisò una lezione alla sua maniera), dinanzi a classi composte di adulti analfabeti o quasi.

 
Alberto Manzi nel 1960

La trasmissione andò in onda per otto anni e fu di grande interesse e di grande rilevanza sociale: si stima che quasi un milione e mezzo di persone abbiano conseguito la licenza elementare grazie a queste lezioni a distanza, svolte di fatto secondo un vero e proprio corso di scuola serale. Le trasmissioni avvenivano nel tardo pomeriggio, prima di cena; Manzi utilizzava un grosso blocco di carta montato su cavalletto sul quale scriveva, con l'ausilio di un carboncino, semplici parole o lettere, accompagnate da un accattivante disegnino di riferimento. Usava anche una lavagna luminosa, per quei tempi assai suggestiva. La Rai Eri, casa editrice della Rai, pubblicava materiale ausiliario per le lezioni, quali quaderni e piccoli testi.

 
Alberto Manzi conduce Non è mai troppo tardi

Concluso il programma, dopo alcune brevi e sporadiche programmazioni radiotelevisive su temi legati all'istruzione, Manzi ritornò quasi a tempo pieno all'insegnamento scolastico classico, presso la scuola elementare Fratelli Bandiera di Roma, interrotto di tanto in tanto per delle campagne di alfabetizzazione degli italiani all'estero e per diversi viaggi in America latina per collaborare alla promozione sociale dei contadini più poveri.