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Viterbo VIDEO 27 Febbraio 2015. Si tratta di un intervento di 30 milioni di euro che negli obiettivi della Banca di Viterbo, andrà a comporre, in parte, il programma di iniezione di liquidità nel contesto socio economico locale.
Relazionano il vice presidente della Banca di Viterbo, Vincenzo Fiorillo, e il direttore generale, Massimo Caporossi.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano www.lacitta.eu

Si tratta di un intervento di 30 milioni di euro che negli obiettivi della Banca di Viterbo, andrà a comporre, in parte, il programma di iniezione di liquidità nel contesto socio economico locale.

Prima di entrare nel particolare sarà bene fare qualche accenno breve, ma di sostanza, su come sono andate le cose nell’esercizio 2014, da cui appunto siamo partiti per formulare questo piano di interventi.

Il bilancio dell’esercizio 2014 si è chiuso con un utile netto in linea con quello dello scorso esercizio e cioè di oltre 1 milione di euro.

La raccolta complessiva che misura la fiducia dei risparmiatori si è attestata complessivamente a 557 milioni di euro facendo segnare un + 3,35% (contro un -1,6% del resto del sistema. Un risultato che vogliamo sottolineare in quanto ottenuto in un contesto economico che ostacola la propensione al risparmio nel nostro Paese.

Nel corso dell’anno la nostra Banca ha via via aggiornato non solo nella tipologia, ma anche nelle condizioni economiche la gamma dei propri prodotti, ricercando il giusto bilanciamento tra gli interessi della clientela e le esigenze di conto economico della Banca appunto. Crediamo di esserci riusciti se il nostro costo medio della raccolta è stato superiore di circa 60 centesimi rispetto a quello del sistema.

E’ anche questo un modo per essere credito cooperativo nei fatti e non negli slogan.
Gli impieghi economici si sono attestati a 439 milioni di euro facendo registrare un + 3,66%, (contro un segno piatto da parte del sistema, segno piatto che fa seguito ad un segno negativo che si protrae ormai da oltre 4 anni).

Una crescita importante che dimostra il ruolo che anche nel 2014 la Banca di Viterbo ha ritenuto di dover svolgere, nonostante la congiuntura, (direi la recessione) in atto, che inevitabilmente ha fatto salire il livello di rischio da assumere.

Rimane infatti importante il fenomeno dei crediti problematici, cosiddetti deteriorati, che inevitabilmente si sono accresciuti, ma che comunque non hanno fatto venir meno le finalità della nostra missione cooperativistica quale è la nostra, che ripeto sente come propria la responsabilità di favorire lo sviluppo economico del territorio, assicurando la necessaria assistenza finanziaria alle famiglie ed alle imprese meritevoli, così da non lasciarle sole di fronte alla crisi.

Un capitolo a parte la merita la voce Patrimonio, oggi meglio definiti Fondi Propri, i cui indici sono oggi di assoluta tranquillità e stabilità.

Il coefficiente di solvibilità che nasce dal rapporto tra Fondi propri (già patrimonio) e attività ponderate di rischio (meglio conosciuto come TIER 1 ratio) è pari al 17,48% contro il 16,07% del 2013.

Sottolineo che il minimo di questo coefficiente è l’8%.

In questo contesto di crescita e di forte assunzione del rischio il nostro Patrimonio, i nostri Fondi Propri, si sono quindi addirittura accresciuti e questo dopo aver effettuato abbondanti coperture dei crediti deteriorati la cui percentuale è passata dal 34,87% del 2013 al 46,74% nel 2014. Un dato questo da far invidia anche a banche di più ampie dimensioni.

Premesso quanto precede, la Banca dimostra quindi solidità e basi di liquidità adeguate e questa solidità la vuole mettere ancora a disposizione del territorio.

Il pacchetto di finanziamenti che abbiamo programmato pari ad euro 30 milioni (e non solo) è composto dai seguenti plafond:

- 10 milioni di euro per mutui con finalità abitative (con durata fino a 30 anni)

- 5 milioni di euro per prestiti chirografari finalizzati a ristrutturazione e riqualificazioni energetiche con durata fino a 120 mesi (riteniamo che l’allungamento dei piani di rientro in questa fase è elemento primario a sostegno soprattutto delle imprese).

- 10 milioni di euro per investimenti in macchinari impianti e attrezzature e/o a finanziare il circolante.

- 5 milioni di euro per il credito al consumo con durata fino a 84 mesi.

Ovviamente con questo pacchetto specificatamente codificato e finalizzato la Banca non si vuole chiudere a riccio e quindi la “ordinaria” attività di intermediazione del denaro continuerà, proprio perché gli indici patrimoniali possono permettere una assunzione ancora più ampia di rischio, ovviamente sempre nel principio della sana e prudente gestione, che poi vuol dire “non finanziare tutto e tutti”, ma finanziare imprenditori consapevoli i cui progetti presentano prospettive di medio lungo periodo.

La Banca infine sempre per venire incontro alle esigenze delle imprese e delle famiglie, ha rinnovato di propria autonoma iniziativa anche per il 2015 l’impegno di sospendere il pagamento dei mutui per i prossimi 12 mesi e questo anche se la controparte (impresa o famiglie) ha già goduto in passato dell’accordo tra Abi e le varie associazioni di categoria. Voi certamente sapete che l’accordo ABI prevede l’accesso alla sospensione per una sola volta.

Iniziativa anche questa importante di cui hanno già goduto diversi soggetti.