Viterbo SPORT
Mario Cipolloni

Viterbese Castrense. 4-3-3 Iannarilli; Celiento, Rinaldi, Sini, De Vito (dal 54' Sanè); Peverelli (dal 63'Mosti), Di Paolantonio, Benedetti; Vandeputte (dal54' De Sousa) Bismark, Calderini.

A disposizione: Micheli, Cenciarelli, Mendez, Mbaye, Bizzotto, Zenuni, Pandolfi, Atanasov,. All. Sottili

Alessandria 4-3-3 Vannucci; Celiak, Piccolo, Giosa (dal 85' Sciacca), Barlocco; Gatto, Gazzi, Nicco; Gonzalez(dal 72' Fichnaller), Marconi,Sestu (dal 76' Bellazzini).

A disposizione: Pop Ionut, Lovric, Ranieri, Gjura, Usel, Ragni, Chinellato, Ahmed Kadi, Giubilato. All. Marcolini

Reti 40' p.t. Marconi

Angoli 5-4

Ammoniti: Rinaldi, Bismark, Vandeputte (V), Nicco(A)

Arbitro: Amabile di Vicenza

Spettatori 2000 circa

Si dice spesso che "la prestazione determina il risultato" verissimo, il risultato non è a favore della Viterbese, ma la sua prestazione lo è stata pari a quella degli ospiti alessandrini che si, hanno vinto. ma solo per una svista difensiva dei gialloblu che nel contesto degli oltre 90 minuti, oltre il recupero può sempre capitare.

E così è stato solo che i ragazzi in gialloblu hanno provato più volte a riportarsi in parità, ma hanno purtroppo trovato un avversario in più, ovvero il protagonista indiscusso della partita, l'arbitro Amabile di Vicenza che , Amabile, almeno per i gialloblu e in parte anche per i grigi di Marcolini non lo è stato affatto con una direzione di gara completamente insufficiente, erigendosi a principale attore non richiesto.

Come sempre non crediamo alla malafede di un direttore di gara, ma alla sua incapacità questo si, assolutamente, e Amabile di Vicenza è stato, nel modo più assoluto un incapace in moltissime fasi della partita che non meritava, stante la posta in palio un arbitro di tal fatta.

Ad un inizio gara la sua direzione è stata senza infamia e senza lode, poi però dopo il consueto studio di gioco che solitamente avviene man mano che i minuti di gara passano, si è pian piano eretto a protagonista non richiesto rovinando il discreto gioco sciorinato dalle due squadre invertendo punizioni, interrompendo a vanvera e, quel che più conta, dando l'impressione, ripetiamo, solo l'impressione, di aver subito il carisma dei grigi piemontesi.

Nel presentare la partita l'abbiamo paragonata, per entrambe le squadre,  ad un esame di "Laurea Calcistica" e così si sperava che fosse, solo che gli organi competenti  si sono sbagliati, invece di mettere un cattedratico a seguire ed eventualmente argomentare

l'esposizione della tesi di laurea del candidato, hanno messo un segretario di facoltà!

Non è giusto, la Coppa Italia è un trofeo prestigioso e non si manda un arbitro non all'altezza della posta in palio, così facendo si umiliano i giocatori in campo e si vanificano soprattutto gli  sforzi societari.

Sovoliamo nel non riportare le tante inversioni di interruzione gioco, delle quali ne hanno risentito entrambi gli undici, il vantaggio ospite, come detto all'inizio, dopo qualche pericoloso tentativo della Viterbese che ha impensierito alessandrini, è arrivato al 40' per una indecisione della difesa gilloblu, Gonzales batte un calcio d'angolo, Giosa corregge il tiro, Marconi a non più di due metri da Iannarilli a realizzare la prima ed unica rete dell'incontro.

Nella ripresa la Viterbese prova ancora a raddrizzare il punteggio, Bismark si destreggia in mezzo ad una difesa arroccata, prima di testa  al 49' impegna Vannucchi, al 51' è ancora il giovane colored nostrano a cercare la rete del pareggio, al momento del tiro Piccolo non trova altro da fare che metterlo a terra : RIGORISSIMO, 

l'ineffabile Amabile lascia proseguire  come se niente fosse successo, vituperi si sprecano al suo indirizzo, ma tant'è, anzi, raddoppia la scheggiata fino al trillo finale che decreta la vittoria dell'Alessandria , squadra che non ha assolutamente bisogno di certi regali da parte di un arbitro erettosi a protagonista non designato.

La Viterbese comunque c'ha provato fino al trillo finale a raddrizzare l'incontro, specie con Calderini ( 75' e 82'), una continua spina nel fianco sinistro della difesa dei grigi.

Il 25 aprile, la gara di ritorno, la Viterbese ha dimostrato di poter fare il risultato positivo, la Coppa Italia è un trofeo prestigioso e ci proverà con tutte le sue forze per portarlo a Viterbo, il 26 aprile è il giorno della liberazione, speriamo che i designatori arbitrali ci liberino da certi  inadeguati direttori di gara.

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