"La Musica" quadro al olio su tela di Ennio De Santis
Tuscania POESIA
Al suono delle canne
Oggi, l'occhio giallo di Luglio
ha bevuto la cupola del cielo.
E la canicola, oro in polvere ardente,
strugge l'aria, inaridisce l'erba,
rosola il fogliame.
Ma non le secca alle canne la gola,
cantano a schiera
sui gradoni della Santa Maria.
Le loro voci vibrate
d'archi e calabroni,
col suono dei pifferi
che pisciano di bocca
i mascheroni delle Sette Cannelle,
mi arrivano sul Parco
con il vento dei pini,
alle cui ombre adagiato
ascolto e guardo:
Là sul colle San Pietro,
balla tremola la vecchia
attorno alla Basilica che pende
dalle torri oscilla
in quel vapore di fuoco,
la vampa dorata che la veste,
in grappolo, appeso
al pergolato celeste
brulicante faville.
Oggi San Pietro,
cresciuto sul pozzo,
dove scesero gli Avi
a scolpirsi radica e pietra
affondate nelle argille suonanti
per risalire membra rampicanti,
a dare lustro e splendore
all'era dei Tirreni,
ha il carnato del tempo
in porpora di sole.
San Pietro è il faro di Tuscania.
In questa notte la vedrò lanterna
sotto coltri di stelle
che dondola nel buio
in mano della luna
su Valle Guado Cinto
al frinire, al cigolio dei grilli
e ai flauti di canne
lungo il fiume.
Ennio De Santis Luglio 2015
Tuscania