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Elisabetta Ferrari ha donato la maglietta del Road To Rome a Merilù Garatti, alla sua sinistra, e l'amica Mariella

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“InSuperaAbile – La staffetta dell’inclusione” che percorre la via Francigena ha fatto tappa a Montefiascone. Ad accogliere il gruppo Elisabetta Ferrari, rappresentante del Comune nell’Ufficio di presidenza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF).

La settimana scorsa a Montefiascone c’è stato il passaggio dell’evento “Via Francigena. Road to Rome 2021. Start again!”.  Lunedì 6 settembre è stata la volta della staffetta “InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”, con un gruppo di quasi trenta persone con varie disabilità e loro accompagnatori (www.festivaldelcammino.it/insuperabile-2021). 

E’ una camminata, dal 14 agosto al 12 settembre, un percorso di solidarietà di 1.000 km sulla Via Francigena, un appassionante viaggio da Nord a Sud. Partiti dal Gran San Bernardo arriveranno fino a Roma. Un percorso in cui gruppi di persone con particolari fragilità si passeranno un simbolico testimone, portando un messaggio di grande forza: superare insieme ogni tipo di disabilità.

Dopo la tradizionale foto al 100° Km della Via Francigena, Elisabetta Ferrari ha donato la maglietta del Road To Rome a Merilù Garatti, la quale ha ricambiato con maglietta, zainetto e spilla della Staffetta InSuperAbile.

“È un grande piacere accogliere “InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”. Siamo orgogliosi come territorio e come Associazione di incontrare altre persone meravigliose, aprendo le braccia a tutti coloro che decidono di percorrere questa grande arteria del passato.” dichiara Elisabetta Ferrari che aggiunge : ”Merilù Garatti e Mariella avevano già percorso la Via Francigena l’anno scorso con il progetto “Liberi di camminare – Se vuoi puoi – Per un mondo libero dalla sclerosi multipla”, altro progetto patrocinato da AEVF, ed è un vero piacere rivederle.

Merilù è una forza della natura che ti travolge con la sua energia positiva, come ben raccontato nel suo bel libro “Sua Maestà – correre al di là della sclerosi multipla”. Loro, il gruppo del Parkinson, Pietro Scidurlo e tanti altri mi hanno insegnato che il cammino e lo stare insieme, fuori dalla routine e dalla vita frenetica quotidiana, danno a tutti le stesse emozioni e effetti psicofisici positivi.”

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