L'assessore Alvaro Ricci

Viterbo
CRONACA CAVOLATA


Caro Direttore, non è la puntata promessa, è soltanto un intervallo, non televisivo con la pubblicità, bensì due parole per un sincero plauso ad un tuo collaboratore (credo) che seguo costantemente nelle varie puntate del suo “Vocabolario impertinente”.

Mi piace quello che dice e condivido quasi al cento per cento.

In più, da un po’ di tempo in qua, ha cambiato la firma che è molto meglio; già in passato avevo espresso l’opinione che con A.G.P. mi sembrava di leggere i cartelli di un distributore di benzina e ogni tanto mi aspettavo di trovare sul suo vocabolario la lettera “C” di costo e la giustificazione del prezzo del carburante.

Ora, invece è tutto più simpatico con la firma “Aggi”, anche perché ti fa illudere un pochino pensando agli agi di una vita che vorresti avere e che, invece, con la crisi attuale, sarà difficile ottenere non solo oggi, ma anche nei prossimi anni.

Aspetto con impazienza la comparsa sul suo vocabolario di alcune parole con la conseguente spiegazione, ad esempio: A come appalti: D come dignità; I come immunità; L come leggi; S come sanità, come solidarietà; T come tasse, come trasporti; R come risorse alimentari; ZTL come zona a traffico limitato.

Vorrei confrontare se il suo vocabolario riporta quello che viene in mente a me per queste parole: appalti, fasulli, truccati?

Dignità, scomparsa dalla faccia della terra perlomeno italiana?

Immunità, appannaggio degli eletti per i cavoli loro?

Leggi, incomprensibili, farraginose con richiami ad altre leggi precedenti ancora più caotiche?

Sanità, che fa acqua da tutte le parti, ingiusta tra un cittadino e l’altro?

Solidarietà, scomparsa dalla mente umana?

Tasse, inique e troppe? Trasporti, da far schifo?

Risorse alimentari, che stanno scomparendo?

Zona a traffico limitato, uguale a cavolata viterbese?

E su quest’ultimo argomento il mio pensiero è più esteso. Alvaro Ricci, questo Assessore che pensa di aver scoperto l’acqua calda con la ZTL, non si rende conto che sta facendo gli stessi sbagli di chi lo ha preceduto?

La ZTL può essere fatta a Viterbo solo per il quartiere di S.Pellegrino, non per il resto. Si sta ammazzando il centro storico, si stanno facendo chiudere gli esercizi commerciali, ben presto rimarranno solo bar, pizzerie, trattorie.

Visitate la ZTL quando è chiusa, potrete ammirare giovani di tutte le età che, data l’assenza di lavoro, al massimo prendono un gelato, una coca, una birra; sono poche le persone adulte, la maggior parte, provate a vedere, sono all’Ipercoop, da Leclerc da Maury’s, da Globo, ecc. grandi centri commerciali che non sperano altro che la ZTL si estenda per tutti i giorni della settimana.
Sono convinto che sarebbero disposti anche a pagare (lungi da me pensare a bustarelle varie).

Per fare la ZTL così come è, ci vogliono i mezzi pubblici con percorsi brevi e diversi che girano in continuazione; ve lo immaginate un mezzo pubblico, anche se piccolo, in via S. Lorenzo? 
E al termine di via Cardinal La Fontaine imboccare per S. Leonardo?

Viterbo ha una sua caratteristica ben precisa così come, per la verità, noi viterbesi non amiamo camminare a lungo.

Si parla di ascensori, dove salgono? A piazza del Duomo? Vi immaginate io che devo andare a via Saffi o per il corso, che grosso favore che mi viene fatto con l’arrivo al Duomo?

Al massimo si potrebbero fare più scale mobili, ma non posso essere d’aiuto dato che sono solo geometra e per di più di scuola serale, ma anche Alvaro Ricci ha lo stesso diploma serale. Occorre trovare architetti in gamba per una soluzione del genere.

Intanto eliminiamo ‘sta cavolata e cerchiamo più parcheggi (Via Marconi vi aspetta, i pedoni possono passeggiare su due marciapiedi comodissimi, via Ascenzi con il suo senso unico e i due marciapiedi, può raddoppiare i posti con la sosta in ambo i lati). Infine troviamo un sistema per ripopolare S. Pellegrino, ad esempio molti anni fa, mi sembra Modena, aveva il problema dello svuotamento del centro storico, sapete come lo ha risolto ripopolandolo?
Ha fatto una delibera che tutti i cittadini residenti nel centro storico sarebbero stati esentati dall’allora tassa sui rifiuti per dieci anni.

Per ultimo tre annotazioni per l’assessore Ricci: qualche tempo fa scrivevo sempre su “La Città”, che con l’inversione di via Annio, a mio giudizio ottima anche con la circolazione libera, è stato messo lo Stop sulla via principale costringendo a dare la precedenza, contro il Codice della strada, a chi viene da sinistra.

Un altro suggerimento era: via S. Clemente è a senso unico, per accedervi, quelle poche persone che la frequentano devono fare tutta via S. Antonio e per uscire debbono rifare nuovamente via S. Antonio con un incrocio, vista la curva stretta all’inizio di detta via, molto pericoloso; non sarebbe più logico invertire il senso di marcia?

Oltretutto per i pochi frequentatori sarebbe un risparmio di benzina.

Per ultimo, ma non so di chi è la competenza: uscendo dalla superstrada sulla Tuscanese troviamo la scritta STOP all’incrocio con l’uscita dell’inversione di marcia della Tuscanese stessa; anche lì c’è scritto STOP.

Qualche giorno fa mi sono incrociato con un altro automobilista più spiritoso di me che, mentre eravamo fermi indecisi su chi dovesse passare per primo, ha abbassato il finestrino dicendomi: Facciamo la conta?

Vogliamo sistemare sta cretinata lasciando la precedenza a chi viene da destra, ovvero per chi esce dalla superstrada?

Caro Direttore, ho divagato e chiedo scusa a te e ad Aggi al quale mando un cordiale saluto e l’invito a farci conoscere il suo Vocabolario Impertinente al completo.

Luigi Torquati

Luigi, ti ringrazio dei suggerimenti molto pertinenti, ora speriamo che l'assessore Alvaro Ricci, li prenda in considerazione, anche perché non mi pare sia un uomo presuntuoso e col paraocchi.

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