Viterbo
CRONACA PRELIBATEZZE

Le caratteristiche orografiche, pedologiche e ambientali della Tuscia ne fanno di questo lembo di terra una vera eccellenza nel panorama, nazionale ed estero.

La vocazione determina nei suoi frutti le particolarità organolettiche inconfondibili, apprezzate ormai dagli intenditori, ma che questa terra vuole far diffondere sempre di più al grande pubblico.

La consapevolezza maturata dai consumatori fa si che la salute si ”costruisce a tavola” attraverso una sana ed equilibrata alimentazione, ogni alimento prodotto nella Tuscia versatile nelle intrinseche caratteristiche nutrizionali e gustative è in grado di soddisfare questa fondamentale necessità dell’uomo.

Adesso proviamo seppur brevemente a entrare nel dettaglio, inquadrando il territorio per presenze coltuali. Da est ad ovest e da nord a sud , considerando il centro Viterbo c'è: la coltura del nocciolo - Tonda gentile romana, dalle caratteristiche peculiarità dei suoi oli nella mandorla ed eccellente conservabilità nel tempo, qualità che l'hanno resa insostituibile nei programmi dell' industria dolciaria. Le orticole che si trovano a sud - ovest ( l'asparago di Canino - i meloni retati  della pianura maremmana, i pomodori da industria e da mensa oggi molto apprezzati per l' elevato grado brix della loro polpa).

Non dimenticando in questo areale il grande valore dell' olio extra vergine di oliva con due Dop Canino e Tuscia.

La coltivazione del grano, sulla scia dei nostri avi Etruschi e Romani, oggi può considerarsi inimitabile rispetto a quello proveniente da altre zone del globo. Dice un sano proverbio : ”La terra simile a se l' abitator produce”; per questo i vari cereali provenienti da altre parti della terra non possono competere in termini di sapori con il viterbese.

Proseguendo infine per il nord, troviamo vitigni che tramutato il loro prodotto in vino rendono le nostre tavole allegre e saporite, il cui vino conosciuto da tempo anche dai prelati( EST-EST- EST) e per non dimenticare aleatico di Gradoli e la Cannaiola di Marta è da considerare alla pari degli altri nettari nazionali. Inoltre, nel nord della provincia sono da ricordare i fagioli del Purgatorio e la lenticchia di Onano che oggi rientrano prepotentemente nelle diete di tutti.

Si può produrre altrove, in questo mondo globalizzato, ma se tuteliamo, valorizziamo e proteggiamo il nostro patrimonio, il vantaggio competitivo acquisito, fatto di alta qualità sarà difficile da raggiungere.   

Allora ecco perché, con un sano campanilismo, ci corre l'obbligo di ricordare la Nostra Tuscia.

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