Viterbo
CRONACA GLU GLU GLU


Raccolta firme nella giornata del 28 febbraio nei pressi del supermercato Lidl, in Via Polidori, istituita dal movimento "Solidarietà cittadina", dando voce a "Noi non ce la beviamo", per chiedere il dimezzamento delle bollette dell'acqua.

"Acqua all'arsenico", pagata come buona, perché come riporta il cartellone "siamo stanchi di bere il nostro arsenico giornaliero e pagare pure caro!".

Dopo l'incontro con il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, il combattivo Movimento aspetterà giugno per chiedere all'Amministrazione Comunale che cosa ha compiuto per liberare il capoluogo della Tuscia, da questa grave situazione che è in atto da decenni.

"La soluzione dell'impianto di dearsenificazione è temporanea e non efficace - secondo la "pasionaria" portavoce Maria Immordino, supportata da Manuela Feliziani - perché l'acqua pulita c'è e proprio secondo un dettagliato studio, addirittura nei Monti Cimini".

Il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, va applicato ed i cittadini devono poter usufruire di acqua potabile, perché questa è un'emergenza cui far fronte il prima possibile, secondo gli aderenti all'iniziativa.

Appuntamento, quindi, nei due punti di raccolta firme davanti alla Talete e come sopracitato, nei pressi del supermercato Lidl di via Pertini.

Laura Ciulli

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