Viterbo CRONACA APPIEDATA “Vado a fare due passi… sulla via Francigena da Viterbo a Roma”

 

Il diacono Vincenzo Mirto, impegnato nella Parrocchia Santa Maria Nuova, a Roma in Piazza san Pietro

All’alba di giovedì 3 dicembre con lo zaino in spalla e le scarpe da trekking animato da spirito di pellegrino e devozione cristiana, il diacono Vincenzo Mirto, impegnato nella Parrocchia Santa Maria Nuova, è partito da Viterbo dirigendosi verso Roma per partecipare all’apertura del Giubileo Straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco.

In quattro giorni ha percorso a piedi circa cento km camminando sulla via Francigena, l’antica via medievale e ancora oggi percorsa da migliaia di pellegrini ogni anno.

 

Le principali tappe per il riposo notturno sono state: 1° giorno: Capranica (percorso 31 km), 2° giorno: Campagnano (percorso 29 km), La Storta (percorso 23 km) e Roma (percorso 17 km), nelle quali ha ricevuto in ogni occasione accoglienza familiare e  sincera ospitalità. Tra una sosta e l’altra, ha attraversato antichi boschi,  strade medievali, sentieri di campagna e strade asfaltate.

Il pellegrinaggio è terminato domenica 6 dicembre, avendo raggiunto, all’imbrunire, la capitale, stanco ma felice di aver arrivato alla meta.

Il giorno 8 dicembre, Solennità della Immacolata Concezione, quando ancora era buio è stato uno dei primi ad arrivare in piazza San Pietro e dopo aver oltrepassato i rigidi controlli della sicurezza, ha partecipato alla Santa Messa presieduta da Papa Francesco, che ha dato inizio all’anno giubilare.

Al termine della solenne celebrazione, ha assistito alla cerimonia di apertura della Porta Santa e al suo attraversamento da parte di migliaia di fedeli.

Alla conclusione del suo pellegrinaggio Vincenzo ha espresso la sua esperienza sintetizzando: “È stata una cerimonia solenne ed emozionante. Non ho percepito nessuna preoccupazione o timore nel volto delle persone che ho incontrato, nonostante gli ultimi tragici avvenimenti accaduti nella capitale francese che hanno portato a un massiccio dispiegamento di forze di polizia e militari in molti luoghi della città.

Mi sono confrontato con diaconi di altre nazioni e il sentimento comune era l’entusiasmo e la gioia per quest’anno di grazia. La preghiera, il raccoglimento e il messaggio di misericordia  del Papa ha trasformato migliaia di persone in una sola voce che loda Dio. Credo che quest’anno giubilare sarà un vero anno di grazia. La misericordia del Padre non tarderà ad arrivare nei cuori di coloro che la desiderano con filiale sentimento”.

Al termine delle cerimonie si è recato al Centro Accoglienza Pellegrini in via della conciliazione ove gli è stato consegnato il “TESTIMONIUM IUBILAEUM  MISERICORDIAE” documento che sancisce la conclusione del pellegrinaggio giubilare. 

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