Viterbo CRONACA PLAUDENTE
Martedì mi è capitato di dover aspettare un bel po’ un parente nella sala di attesa del reparto Dialisi e mi trovavo ancora lì seduto tra le 13,40 e le 14.
In quei venti minuti sono arrivati otto/nove dializzati per il turno pomeridiano; mi sono trovato di fronte pazienti e parenti accompagnatori che, pur con una patologia molto grave e, ritengo, snervante, non facevano altro che sorridere, salutarsi, abbracciarsi, informarsi su come ognuno aveva passato le festività pasquali; un clima cameratesco a tutto tondo.
Ma la sorpresa più grossa e piacevole, è stata quella del personale del reparto.
Mancavano dieci minuti alle due e dal corridoio della dialisi sono usciti in sala d’attesa una diecina di dipendenti per un caffè (nel distributore antistante) prima del turno pomeridiano: sorrisi, abbracci, baci, salutoni da non credere tra personale e malati; un rapporto favoloso che dovrebbe sempre esserci in ogni reparto e che mi ha riconciliato con il mondo della sanità considerato che provenivo da un incontro, di una quindicina di giorni or sono, con un medico del “grande” Policlinico “Gemelli” al quale, per il suo modo di trattare una giovane paziente, di sentirsi un Padreterno, di affermare che lui era un medico, avrei volentieri spaccato la faccia.
Un plauso sincero ai dipendenti del reparto Dialisi.
Luigi Torquati
