Viterbo CRONACA

Nella Città dei Papi l'incontro annuale di docenti e dirigenti della SYA


E’ in programma dal 24 al 26 gennaio a Viterbo, presso la sede di via Cavour, l’incontro annuale della SYA (School Year Abroad), l’istituzione scolastica statunitense presente dal 2001 nella città di Papi.

Per l’occasione giungeranno a Viterbo docenti e dirigenti da Saragozza (Spagna), Rennes (Francia), Pechino (Cina) e dalla sede centrale di Andover (Massachusetts, Stati Uniti).

L’incontro, dedicato nel 2014 alle “competenze interculturali”, si tiene ogni anno in una delle città che ospitano la SYA nel modo.

Ha l’obiettivo di fare il punto sui diversi insegnamenti impartiti ai ragazzi nei Paesi dove la scuola è presente e cercare di prendere le migliori esperienze per poi declinarle in maniera differente nei rispettivi territori. “Possiamo definire i tre giorni di lavoro un po’ come gli stati generali della nostra scuola – dice Patrick Sca nlon, direttore della SYA a Viterbo – partendo dal presupposto che nel mondo contemporaneo l’unica cosa ferma è il cambiamento.

Questo vale ancor di più nel sistema educativo, soprattutto in quello americano così aperto alla sperimentazione. Ci confronteremo ognuno portando la propria esperienza, cercando di sviluppare percorsi comuni pur nelle differenze dei vari Paesi in cui siamo presenti.Per noi è un appuntamento molto importante, ma credo che lo sia anche per Viterbo che avrà la possibilità di farsi conoscere da persone provenienti da tutto il mondo”.

La SYA nasce nel 1964 a Barcellona, in Spagna, dalla volontà di un professore USA che voleva sperimentare l’insegnamento statunitense in Europa. Il sistema USA, che si divide in scuola pubblica e scuola indipendente (come la SYA), ha numerose differenze con quello italiano e lascia maggiore libertà sia agli studenti che alle singole scuole: il metodo didattico proposto dalla SYA per gli studenti USA (che sono la maggior parte degli iscritti e hanno la possibilità di passare un anno all’estero nelle varie sedi) è molto apprezzato Oltreoceano tanto che l’ha fatta diventare una delle scuole migliori.

Dopo l’iniziale esperienza in Spagna, furono aperte le sedi di Rennes (1967), Pechino (1994) e Viterbo (2001). “Viterbo aveva le caratteristiche ideali – spiega Scanlon – in quanto è sicura, accogliente, con un’università dinamica, un buon presidio ospedaliero e la vicinanza a Roma. I nostri studenti vanno dai 16 ai 18 anni e per noi sono molto importanti le condizioni ambientali. Tutti gli studenti sono ospitati nelle famiglie viterbesi, in modo da conoscere davvero lo stile di vita italiano”.

In 13 anni sono passati oltre 600 studenti, una presenza discreta che poi ha fatto da veicolo tra la Tuscia e gli USA. “Cerchiamo sempre di mantenere un profilo basso – conclude il direttore – ma è innegabile che la scuola è inserita a pieno titolo nella vita cittadina. I ragazzi e i professori vivono a Viterbo, frequentano i luoghi di ritrovo, fanno vita cittadina: in tutti questi anni abbiamo sentito la città molto vicina”. Ora l’appuntamento del 24, 25 e 26 gennaio che, di sicuro, aiuterà a proiettare la città verso un profilo internazionale".

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