Andrea Filoscia
Presidente Ass. Scienza e Vita, Viterbo


Viterbo
CRONACA


Gentile Direttore,
leggo sul Corriere di Viterbo (e ovviamente la riserva è doverosa) che il sindaco finalmente avrebbe fatto outing.

Il pensiero di Michelini virgolettato sarebbe “non vedo alcuna differenza tra una coppia sposata ma senza figli e una di fatto, etero od omosessuale che sia, entrambe devono avere gli stessi diritti”.

 

Il sindaco dice di essere giunto infine a questa consapevolezza (sempre se la notizia dovesse essere veritiera) “dopo aver letto molte cose in questi giorni sull’argomento”, ma la bibliografia non è riportata.

Confesso che tali esternazioni se confermano la sensazione, avuta fino a ieri, che il sindaco alla fine avrebbe sposato le tesi del suo azionista di maggioranza, infischiandosene di quei cittadini che, fidandosi di lui, permisero la mutazione degli eterni perdenti in vincitori, confermano ancora la grande confusione in cui lui, la presidente Mongiardo e la I commissione tutta si stanno dibattendo.

La presidente Mongiardo il 16 dicembre scorso affidò personalmente ad ogni rappresentante delle associazioni convenute alla riunione della I commissione un documento titolato “Proposta di delibera di iniziativa popolare per il riconoscimento delle unioni civili e sostegno alle nuove forme familiari. Approvazione del regolamento”. Tale documento è costituito da due parti, una lunga serie di premesse ed il testo del “Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”.

Ci fu chiesto esplicitamente di esprimerci su questo documento che, eventualmente emendato, sarebbe stato votato dalla I commissione e, se approvato, portato all’attenzione del Consiglio Comunale.

La nostra associazione, Scienza e Vita, (e forse per questo qualcuno si pregia di definirla integralista), ha fatto suo questo compito in modo “integrale” e si è studiata il documento.

Bene, il sindaco (sempre secondo il Corriere) afferma che “il testo attualmente all’esame della commissione parla di coppie di fatto”: sfido chiunque, ed il sindaco per primo, a trovare la parola coppie o la locuzione coppie di fatto in quelle pagine, dove si parla solo di “unioni civili”.

Quindi il sindaco o tra le sue letture recenti non ha incluso il documento della I commissione, o ha deciso, sua sponte o obtorto collo, che bisognava dare una svolta alla situazione, azzerando i buoni propositi di considerare le posizioni di tanti cittadini liberamente organizzati in associazioni, rivelando l’esistenza di un nuovo testo della delibera e quindi del regolamento che non parlerebbe più di unioni civili ma di coppie di fatto: in quest’ultimo caso, se la parola partecipazione ha ancora un significato condiviso in questa Città, noi saremmo curiosi almeno di poterlo leggere, se la volontà di poterlo commentare fosse troppo audace.

Non posso poi rinunciare a domandare al sindaco quale sia il senso dell’equiparazione, quanto ai diritti, tra le coppie di fatto e le sole coppie sposate senza figli: in quali diritti differiscono queste ultime dalle coppie sposate con figli? E le coppie di fatto di cui si parla sono con o senza figli? Un minimo di immaginazione permette di intuire numerose situazioni di vera e grave discriminazione (sempre nel caso in cui il Corriere abbia inteso correttamente il pensiero del sindaco).

Avviandomi a concludere non so se il sindaco, tra l’altro, ha avuto modo di leggere quel che è successo appena ieri in Sicilia: il Commissario di Governo ha bocciato, oltre a numerose altre cose della legge finanziaria regionale approvata da Crocetta, l’estensione anche alle coppie di fatto di benefici e contributi destinati alle famiglie fondate sul matrimonio, estensione che, secondo il prefetto Aronica, “dà adito a censura sotto il profilo della violazione degli articoli 3 e 81 della Costituzione”.

Sarebbe forse il caso tenerne conto anche a Viterbo.

Pronto a farmi carico dei consueti insulti e apprezzamenti cristiano-fobici, spero anche di poter leggere qualche considerazione, magari anche da parte del sindaco, nel merito delle questioni che ho tentato di porre. Nel malaugurato caso in cui le notizie riportate dal Corriere non fossero veritiere credo sarebbe opportuna una pubblica smentita da parte del Primo Cittadino.

Cordialmente

Andrea Filoscia
Presidente Ass. Scienza e Vita, Viterbo

 

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