Trivellazione geotermica gestita da Fonroche a Vendenheim-Reichstett

Piero Bruni – Presidente dell’Associazione Lago di Bolsena

La centrale geotermica per la produzione elettrica costruita a nord si Strasburgo nel comune Reichstett, costata circa 100 milioni di euro, è uno dei progetti emblematici dell'energia geotermica in Francia, ma ha causato numerosi terremoti “indotti”, cioè causati sicuramente dall’attività della centrale stessa.

A seguito di questi eventi sismici la centrale è stata fermata lunedì 7 dicembre da un decreto prefettizio perché "non offre le necessarie garanzie di sicurezza”.

Venerdì 4 mattina durante i test per verificare se la sismicità era effettivamente “indotta”, tre terremoti hanno risvegliato gli abitanti dell'area metropolitana di Strasburgo. Due sono stati registrati alle 06:59, di magnitudo 3.5 e 2.6, e un altro si è verificato alle 11:10, di magnitudo 2.8. Hanno causato danni materiali vicino all'epicentro ed hanno generato reazioni molto forti da parte della popolazione.

"La mia preoccupazione principale è la protezione della gente, che ovviamente vince tutto il resto", ha detto il prefetto del Basso Reno Josiane Chevalier. "Non possiamo che accogliere con favore la decisione dello Stato", ha detto Georges Schuler, sindaco di Reichstett.

Il nostro interesse per le vicende di Strasburgo derivano dal fatto che nel comune di Castel Giorgio, a nord di Bolsena, e a Torre Alfina, nel Comune di Acquapendente, sono in avanzata via di autorizzazione due impianti simili a quello di Strasburgo ambedue finalizzati alla produzione di energia elettrica.

Contro tali progetti ed altri previsti nella zona, si è costituito un comitato di 30 comuni che si oppongono a causa dell’aumento del rischio sismico e del probabile inquinamento con sostanza cancerogene dell’acquifero potabile. Spontaneamente la cittadinanza ha costituito un crowdfunding che ha raccolto cifre significative per sostenere le costose spese per i ricorsi legali.

La situazione dei ricorsi legali promossi da varie istituzioni pubbliche e dalle associazioni ambientaliste contro i due progetti è la seguente: per Castel Giorgio è prevista una udienza preso il Consiglio di Stato il prossimo 22 Dicembre mentre per Torre Alfina è prevista una udienza presso il TAR del Lazio il 12 Gennaio 2021.

Ci auguriamo che le decisioni prese dalla Prefettura francese nei confronti dell’impianto di Strasburgo stimolino le nostre autorità (Ministero Ambiente, Ministero dello Sviluppo Economico, Protezione Civile, ecc.) a meglio valutare i rischi che comportano tali impianti e conseguentemente tutelare la popolazione.

 

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