Viterbo CRONACA

Arci-Lesbica faccia qualcosa per combattere queste assurdità dell’Islam, magari trovando più di mille firme (da presentare ufficialmente, s’intende)

Luigi Torquati


Caro Direttore,

non posso fare a meno di complimentarmi con te  per il tuo commento a ciò che scrive (molto giustamente) su “La Città” Gianluca Zappa. Soprattutto quando dici “ma chi proibisce a due uomini di vivere insieme, a due donne di vivere insieme, proprio nessuno, registro esistente o no”.

Ognuno deve essere libero di fare, purché si rispetti la legalità, quello che crede e nessuno può sindacare il suo operato; ma mi sembra veramente assurdo che un qualsiasi Ente dello Stato possa rendere ufficiale ciò che contrasta con il pensiero dei più.

Mi sembra di capire dai vari articoli letti, che solo Arci-Lesbica abbia chiesto questo registro delle coppie di fatto senza, peraltro, presentare quelle famose mille firme preannunciate.

Al contrario, ci sono state altre associazioni (non solo una) che hanno presentato firme ufficiali contro il registro. E poi, ammettendo che ci siano queste mille firme, sono sufficienti per portare in Consiglio una “Proposta di delibera di iniziativa popolare per il riconoscimento delle unioni civili e sostegno alle nuove forme familiari”? In pratica, appena l’1,5% della popolazione rappresenta una iniziativa popolare?

Ma mi facciano il piacere!!!!

Personalmente non ho nulla contro gay e lesbiche, non condivido, ma non posso ignorare ciò che afferma l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce l'omosessualità una variante naturale del comportamento umano.

Ci sono addirittura molti studiosi che ritengono probabile una spiegazione “innatista” cioè ci si nasce, come si nasce nani, mancini ecc.; tale teoria è rafforzata dalla omosessualità riscontrata in molte specie di animali.

Quindi, ripeto, lascio cha ognuno faccia la propria vita come crede, ma non sono d’accordo nel dichiarare famiglia una coppia di fatto. La Famiglia è una istituzione seria e l'art. 29 della Costituzione italiana "riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".

Altrettanto si afferma nell’'art. 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

Il Consiglio Comunale viterbese e il Sindaco Michelini hanno tanti problemi molto più gravi e importanti da risolvere; pensino a quelli e lascino perdere ‘sto registro ridicolo ed inutile.

Il loro compito, semmai, e quello stabilito dall’art. 3 della Costituzione, citato da Andrea Filoscia su “La Città”, ovvero “È compito della Repubblica (e quindi del Comune che la rappresenta – nota personale) rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Quindi: rispettiamo tutti, difendiamo tutti, ma non siamo ridicoli!

E concludo con una piccola ricerca su Internet: Chiesa Cattolica, Chiesa Ortodossa, Testimoni di Geova, Induismo, non condannano l’omosessualità, ma non ammettono unioni di alcun genere; anche il Buddhismo moderno è orientato per una “serena accettazione”, così come l’Ebraismo americano. Soltanto l’Islamismo prevede condanne, addirittura anche di morte, per l’omosessualità.

Consiglio finale: Arci-Lesbica faccia qualcosa per combattere queste assurdità dell’Islam, magari trovando più di mille firme (da presentare ufficialmente, s’intende).

Luigi Torquati

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