Viterbo
CRONACA RANDAGIA


Purtroppo se da un lato i risultati della battaglia contro gli abbandoni e il randagismo non ci offrono dati confortanti, da un altro proliferano fenomeni che alimentano l’impressione, sempre più insistente ed inquietante, che sulla pelle dei randagi si consumino ulteriori commerci e business.

 

In una folle giostra di scambi, trasferimenti di massa e facili adozioni lontane dal loro territorio, i poveri randagi girano la penisola, o varcano  le sue frontiere a volte per una sistemazione migliore, ma spesso di loro si perdono le tracce perché finiscono a lotte clandestine, vivisezione, macellazioni, commercio di pelli e pellicce, abusi sessuali, traffico di droga ecc.

In una circolare del Ministero della Sanità  leggiamo: “Continuano a pervenire segnalazioni di affidamenti di cani randagi a persone che spesso si presentano sotto l’egida di  Associazioni  protezionistiche e che invece fungerebbero da intermediari con organizzazioni straniere che nulla hanno a che fare con la protezione  animale.

Si raccomanda pertanto, per quanto di competenza, di attenersi scrupolosamente alla normativa  vigente affinché distrazione o buona fede nell’affido degli animali non favoriscano il traffico in argomento. Nelle modalità di cessione degli animali, occorre una valutazione attenta relativamente alle garanzie di buon trattamento che i privati devono assicurare o nel caso di Associazioni relativamente all’affidabilità delle stesse.

Sarà opportuno non cedere cani conto terzi ma direttamente all’interessato, valutando le motivazioni della richiesta caso per caso e, limitando, se occorre, il numero dei cani ceduti per persona, come pure non cedere cani in tempi differenti alla stessa persona se non dopo aver accertato o fatto accertare lo stato degli animali precedentemente prelevati. Egualmente con particolare cautela devono essere considerate le richieste che pervengono da persone  non residenti. Si ravvisa l’opportunità di segnalare  a questo Ministero, per esperire le necessarie indagini, i casi sospetti soprattutto in relazione a cessioni o a richieste di cessioni ricorrenti nel tempo da parte della stessa persona o dello stesso Ente”

Questa circolare è la n.33 del lontano 1993, ma ha contenuti ancora di grande attualità, un’amara constatazione purtroppo, perché se fosse stata applicata scrupolosamente da 20 anni a questa parte, da sola sarebbe stata sufficiente per aggredire questo odioso problema e non saremmo costretti a registrarlo ancora oggi in tutta la sua gravità.

Non si capisce perché, in presenza di leggi che tutelano i randagi, questi debbano essere lasciati alla mercé di chi fa a modo proprio.

Se un milanese intende adottare un cane - magari pure disabile  o anziano – a  Viterbo, deve venire a Viterbo e seguire la procedura prevista, posto che, credo sia legittimo chiedersi perché non adotti un cane a Milano e dintorni.

La distanza, di solito, viene coperta dalle cosiddette “staffette”.

Nate dall’iniziativa di volontari, singoli o in gruppo, intenzionati a garantire una sistemazione migliore ai randagi, sottraendoli alla strada o ai canili, giustificano la circolazione privata ed incontrollata di un numero a volte impressionante di animali.  Questo genere di movimentazioni ha assunto proporzioni sregolate, che dovrebbe allertare costantemente le istituzioni competenti – cui spetta il compito di verificare l’effettiva esistenza di un adottante e la sua affidabilità – invece di scaricare questa incombenza alla società civile .

Molti sono in buona fede e sono mossi da buoni propositi, ma non tutti evidentemente, perché circolano mezzi stracolmi di animali, ceduti e scambiati lungo i tragitti e recapitati a prestanome, che servono a coprire traffici oscuri.

Ognuno per il proprio ambito di competenza,  occorre che controlli chi, in modo sistematico o prevalente, allontana i cani dal territorio; altrettanto importante è verificare lo stato degli animali nel tempo, perché spesso la nostra indifferenza e/o la nostra complicità – che potrebbe considerarsi implicita ad una scarsa attività di controllo o all’inadempienza rispetto alle leggi vigenti –potrebbe essere la loro fine.

 

Associazione Animalista
Mi Fido di Fido
Cristiano Zappi

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

chi è on line

Abbiamo 1233 visitatori online

 

 I libri

di Mauro Galeotti

 

Cartonato - pag. 246 - euro 25,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it

Cartonato - pag. 808, a colori
da euro 120,00 a euro 80,00
in esaurimento, per l'acquisto
scrivere alla email spvit@tin.it