Miranda Perinelli
Segretario Gen.le CGIL Viterbo

Viterbo CRONACA PREOCCUPAZIONE

Gli ultimi avvenimenti di Civita Castellana e nello specifico dell’incendio dei cinque autotreni carichi di sanitari, si aggiunge ai troppi incendi che in questi ultimi  tempi si sono verificati. 

E’ evidente che al momento non ci sono certezze sulle cause dell’incendio, ma a nessuno di noi  lascia tranquilli o indifferenti visti i precedenti  e ripetuti  avvenimenti  dello stesso genere.

 

Nel mese di maggio 2013 subito dopo gli arresti dei fratelli Corso di Canepina  e di alcuni membri della famiglia Nucera residenti nel comune di Graffignano, accusati di riciclaggio di denaro sporco, di  manipolazione di voti,  e molto altro,  un rapporto emerso dall’inchiesta dei Procuratori Nicola Grattieri e Antonio De Bernardo sulla attività della ‘ndrangheta, che mostrava come la ramificazione si fosse trasferita nella Tuscia.

In anni precedenti rilevazioni  del rapporto dell’osservatorio di Legambiente in collaborazione con la Provincia, ci dava certezze cioè che il 13% dei comuni laziali cioè 48 su 378 sono interessati ad attività illegali riconducibili alle mafie, il fenomeno usura nella Tuscia  ha avuto un incremento  tra il 2008 e 2010 del 600%, l’illegalità legate al ciclo dei rifiuti 27 infrazioni accertate, 23 le persone denunciate, 14 i sequestri effettuati, a Bagnoregio furono sequestrate due discariche di rifiuti gestite dai Casalesi.

Questo ed altro fu rilevato dal capitano Pietro Rajola Pescarini del Noe di Roma. Si  possono aggiungere altri episodi  alcuni ancora in corso di accertamenti come i tanti incendi avvenuti nella Tuscia,  nel 2013 se ne sono verificati 6 nel  breve tempo di due settimane.  

Per questo alle Istituzioni rivolgiamo un ulteriore appello,  perché  mai come in questi momenti di gravi difficoltà economiche delle famiglie, ma soprattutto delle imprese, le organizzazioni malavitose hanno  gioco facile  per radicarsi, ed  espandersi, facendo leva su più fronti, da quello dell’usura uno dei fenomeni di più espansione,  a quello dell’acquisto di strutture commerciali per il riciclaggio di danaro sporco derivante da spaccio di droga, traffico illecito di armi, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo.

Ad aggiungersi a tutto ciò l’avvenimento ultimamente tornato  sulle prime pagine dei giornali, la morte per overdose, del medico    Attilio Manca urologo  di Belcolle , che  per  volere dei familiari i quali sostengono  l’omicidio che a che fare con la mafia e con le cure prestate a Bernardo  Provenzano.

Rivolgo un ulteriore appello alle Istituzioni  ed agli organi preposti di  istituire un osservatorio permanente  che metta insieme tutti i soggetti del territorio che possano  interagire per arginare uno dei fenomeni più dannosi che possano incidere sull’economia del territorio.     

Miranda Perinelli
Segretario Gen.le CGIL Viterbo

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