Tarquinia EVENTI Musica e teatro per la prima settimana dell’estate tarquiniese - Pietra Liquida: La forza poetica e generatrice dell’acqua in una mostra - Concerto di fine accademico “Giovani Interpreti”

 

Prende il via l’estate tarquiniese, con concerti e spettacoli teatrali.

L’associazione Antico Teatro di Burattini di Firenze proporrà il 2 e il 3 luglio in piazza Cavour, alle ore 21.30, lo spettacolo Olaf nel regno di ghiaccio.

Doppio concerto alla sala Sacchetti con l’Associazione Canto del Tempo di Roma: il 2 luglio, alle ore 21, si esibirà il soprano Kim Sohyeong; il 3 luglio, alle ore 21, sarà proposto Don Giovanni di Mozart – Tra il classico e l’avanguardia. Il 3 luglio, nella sala consiliare del palazzo comunale, alle ore 21.30, l’Accademia Tarquinia Musica terrà il concerto di fine anno accademico. Al chiostro San Marco il 3 e il 4 luglio, alle ore 21, si terrà lo spettacolo Il Mago di… Ops.

 

 

Pietra Liquida: La forza poetica e generatrice dell’acqua in una mostra

Le sculture in ceramica di otto artisti si confrontano con il tema dell’acqua, all’interno di uno spazio archeologico di grande suggestione: Nino Caruso, Giorgio Crisafi, Yvonne Ekman, Massimo Luccioli, Riccardo Monachesi, Attilio Quintili, Jasmine Pignatelli, Mara van Wees.

A cura di Francesco Paolo Del Re

DOMUS DEL CRIPTOPORTICO

Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci, provincia di Viterbo

Dal 2 luglio al 28 agosto 2016

Inaugurazione 2 luglio 2016, ore 18:30

L’arte contemporanea nel cuore dell’antico: è seducente e ambizioso il progetto della mostra “Pietra liquida”, che porta per la prima volta le sculture in ceramica di otto artisti all’interno di uno dei luoghi più affascinanti del Parco Naturalistico e Archeologico di Vulci, in provincia di Viterbo: la Domus del Criptoportico, una lussuosa dimora aristocratica romana risalente alla fine del II sec. a. C. In questo fondale antico e prestigioso, le opere degli artisti Nino Caruso, Giorgio Crisafi, Yvonne Ekman, Massimo Luccioli, Riccardo Monachesi, Attilio Quintili, Jasmine Pignatelli e Mara van Wees dialogano con lo spazio, lasciandosi permeare da esso e proponendosi come delle vere e proprie installazioni site-specific. La mostra, a cura di Francesco Paolo Del Re, si inaugura il 2 luglio 2016 alle ore 18:30 e resterà aperta al pubblico fino al 28 agosto. In occasione dell’inaugurazione alle 20 si terrà tra gli scavi del Parco archeologico, il concerto dell’orchestra  Roma Sinfonietta, diretta da F. Maestri, con musiche di Vivaldi e Watermusic di Haendel.

L’evento viene realizzato dalla sinergia tra il Comune di Montalto di Castro, il Comune di Canino,  la delegazione FAI Viterbo, la Fondazione Vulci e la Fondazione Etruria Mater, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale, con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo.

Il coordinamento scientifico è affidato a Gianna Besson.

 

PERCHÉ “PIETRA LIQUIDA” – Il filo conduttore e il punto di partenza comune del lavoro degli artisti è una riflessione profonda sul tema dell’acqua. “Il composto chimico di idrogeno e ossigeno che è alla base della vita sulla Terra – scrive il curatore Francesco Paolo Del Re – è una fonte di ispirazione intimamente collegata alla pratica del lavoro degli scultori protagonisti di questa mostra, che sono accomunati dalla predilezione per un materiale per definizione duttile ed estremamente versatile, proprio perché dall’acqua trae la sua possibilità di essere plasmato. Il materiale che accomuna gli otto artisti è infatti la ceramica e l’acqua è l’elemento essenziale del processo alchemico che porta alla trasformazione di un’informe massa fluida alla solidità di una forma definita, che sarà il fuoco a fissare nel suo aspetto finale. Il titolo della mostra, ‘Pietra liquida’, vuole raccontare questo ossimoro, questa oscillazione, che rappresenta lo svolgimento nel tempo della pratica della creazione ceramica, questa ambivalenza e compresenza di anime e stati della materia, che si fanno metafora della complessità dell’esistenza”.

 

LA FORZA POETICA DELL’ACQUA – L’acqua è da sempre l’origine della vita, la forza plasmante del pianeta e il motore della sua stessa evoluzione. Un bene necessario e fondamentale, dall’imprescindibile valore sociale, politico, culturale e antropologico, tanto da diventare causa di conflitti e riletture geopolitiche. La presenza dell’acqua decreta la vita o la morte di intere popolazioni, detta trasformazioni antropologiche, flussi migratori e mutamenti di interi ecosistemi. Sono di estrema evidenza la sua forza e la sua necessità, non solo in senso fisico, ma anche poetico. Ed è proprio da questa consapevolezza che gli otto artisti partono per raccontare le suggestioni liquide dell’acqua attraverso le loro sculture, che vogliono rendere omaggio alla sua energia espressiva, alla sua forza generatrice e mutante. Componente fondamentale della stessa argilla, l’acqua si pone dunque come il luogo di riflessione privilegiato sul suo “valore” artistico.

 

UN FONDALE DI GRANDE SUGGESTIONE – La Domus del Criptoportico del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci è il luogo ideale per ospitare un dialogo tra il tempo, la storia e la ceramica stessa, un dialogo che nasce dall’incontro fecondo tra le testimonianze archeologiche e i linguaggi dell’arte contemporanea. Luogo simbolico in cui idealmente tutto ha origine, con i suoi mattoni di argilla e le sue mura antiche, grazie alla mostra “Pietra Liquida” la domus romana torna a essere anche uno spazio abitabile e conviviale, di sacra ospitalità. Nel pieno rispetto delle strutture esistenti, gli artisti provano a trasformare i suoi ambienti, ad arricchirli e a valorizzarli. Nella Domus del Criptoportico si danno appuntamento dunque acqua e argilla, storie e suggestioni, per dare vita a una mostra di rara malia, a due passi dal Foro e dal Mitreo adorni di statue e marmi dell’antica Vulci, la metropoli dell’Etruria marittima che sedusse i Romani e che ancora affascina i visitatori grazie all’immutato paesaggio ottocentesco della Maremma laziale che circonda l’area archeologica.

 

GLI ARTISTI – Sono otto gli artisti che aderiscono al progetto espositivo “Pietra Liquida”: ciascuno con il proprio specifico linguaggio e con il proprio modo peculiare di vivere e interpretare il comune materiale ceramico e il tema dell’acqua che si presta a molteplici letture.

Nino Caruso parte dalle forme arcaiche della ceramica per esplorare un universo di segni aperto alle sperimentazioni. Negli anni Sessanta sperimenta nuovi materiali, soprattutto il metallo, abbandona la modellazione a “colombino” e adotta la tecnica del colaggio e la produzione in piccola serie. Si concentra poi sulle possibilità espressive derivanti dall’interazione delle forme modulari nello spazio architettonico, arrivando a collaborare con industrie ceramiche in veste di designer.

Nella sua attività artistica Giorgio Crisafi alterna da sempre teatro, poesia e arte. Nell’ambito specifico delle arti visive, pur operando con l’argilla e il fuoco, elementi tipici del mondo della ceramica, utilizza anche materiali e tecniche inusuali, portando un suo contributo originale a questa antica arte. Le sue creazioni comunicano una sorta di preziosa aristocraticità, derivante da suggestioni differenti, tra arcaismi e visioni di modernità.

Musicista e scultrice, Yvonne Ekman privilegia quale canale espressivo l’argilla, elaborando le sue caratteristiche plastiche in uno stile originale che coniuga la ricerca sulla forma e sui colori con una sensibilità verso le tematiche civili e sociali. Dopo aver adoperato per anni la tecnica raku, attualmente si dedica a porcellana, grès e paper clay, anche con interventi in spazi aperti e integrati nel paesaggio naturale.

All’interno di una ricerca coerente, Massimo Luccioli sperimenta diverse modalità espressive, passando dalla scultura in terracotta alla pratica della pittura. Porge particolare attenzione al disegno, elaborato come sintesi di pittura e installazione performativa, per esempio nelle esperienze della “grafia dei rotoli”. Negli ultimi anni si dedica soprattutto a lavori in terracotta e disegni su carta.

Ha radici profonde il “fare manuale” che da sempre sprona la scultura di Riccardo Monachesi È nelle forme della ceramica che si consolida una necessità espressiva che non potrebbe trovare spazio, per lui, attraverso altri media. Architetto di formazione, fuggendo a qualsiasi tentazione di design, ambisce a progettare attraverso la ceramica l’emozione che muove la sua mano e il suo lavoro.

Attilio Quintili nasce come artigiano ceramista, specializzato nella tecnica del lustro, e dalla fine degli anni Novanta cerca di adattare questa pratica a un lavoro più attinente ai linguaggi artistici contemporanei. Segue le orme della tradizione umbra, radicata soprattutto nella sua Deruta, città dove risiede da tempo, cercando di rileggerla attraverso modalità nuove, indagando il mistero della materia cromatica che cambia attraverso il fuoco.

La ricerca di Jasmine Pignatelli si sviluppa intorno alle nuove “possibilità spaziali” determinate dalle modalità combinatorie ed espressive del modulo, del vettore (modulo provvisto di direzione e verso) e del segno plastico (i punti e le linee del codice Morse), interpretabili come segni/segnali che materializzano uno spazio. Per Mara van Wees, sin dagli anni dell’accademia, la ceramica scultorea è tra i linguaggi espressivi preferiti. Ha realizzato murales, ha lavorato come scenografa e come stilista nel campo della moda, per poi tornarè negli anni Novanta a concentrare la sua attività intorno alla ceramica. Le sue opere propongono una composizione e un bilanciamento tra volumi asimmetrici e in bilico tra di loro.

 

Concerto di fine accademico “Giovani Interpreti”

Domenica 3 luglio, alle ore 21.30, sala consiliare del palazzo comunale di Tarquinia

Concerto di fine anno “Giovani Interpreti” per l’Accademia Tarquinia Musica. La prestigiosa istituzione musicale della città etrusca terrà il 3 luglio, alle ore 21.30, nella sala consiliare del palazzo comunale un imperdibile spettacolo (ingresso libero), patrocinato dal Comune di Tarquinia e con il sostegno di Fondazione Carivit, BCC Roma, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (Sezione di Tarquinia) ed Enza Zanden. Sarà un concerto d’insieme che concluderà un intenso anno didattico e concertistico, dove gli allievi, insieme ai docenti, mostreranno il proprio talento e quello che hanno appreso durante le lezioni. «L’attività riprenderà il 29 agosto, con master class e corsi di alto perfezionamento. – afferma l’Accademia Tarquinia Musica – In autunno, invece, riapriranno i corsi accademici con rinnovato slancio ed entusiasmo e sempre con la finalità di diffondere la cultura musicale e di dare una preparazione idonea per accedere ai corsi triennali e biennali dei conservatori». Nei giorni scorsi si sono tenuti gli esami per i ragazzi esaminati dalla commissione composta da docenti dei conservatori di “Santa Cecilia” di Roma e “Alfredo Casella” dell’Aquila. In occasione del concerto saranno consegnati gli attestati.

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