Viterbo CRONACA RIVOLUZIONE
Sabato 15 Febbraio alle ore 11.00, presso la Libreria “I Salici”, verrà presentato il libro “Fronte della Gioventù: La destra che sognava la rivoluzione. La storia mai raccontata” di Alessandro Amorese, giovane editore, ricercatore e scrittore.
L’evento, a cura de “Il Maldestro”, sarà moderato da Emanuele Ricucci e vedrà la presenza dell’autore
Sulla base di numerose testimonianze, centinaia di documenti ed immagini, l’autore fa la prima analisi storica sul più grande movimento giovanile in Italia degli anni Ottanta e Novanta.
Sono proprio i decenni mai raccontati, tra luci ed ombre, contesti diversi, percorsi personali, conflitti e profezie. Il racconto di una grande comunità, la storia di sogni e speranze, battaglie.
Il saggio di Amorese analizza le diverse fasi di questo lungo percorso, i congressi, le tradizioni, le guerre interne ed esterne, i movimenti studenteschi, la cultura, i leader ed i centri più importanti.
Una cronostoria di eventi dal 1982 fino alla metà degli anni ’90. Nomi, cognomi, avanguardie. Scuole, sezioni e strade d’Italia. La storia mai raccontata del Fronte della Gioventù e delle sue numerose appendici, da Fare Fronte a Fare Verde.
La più imponente e lungimirante organizzazione giovanile politica di sempre, vista con occhi nuovi, spiegata dettagliatamente con intenzioni differenti dalle consuete. Amorese, analizza il sentimento e la volontà d’innovazione di quella comunità di giovani, evidenziandone le dinamiche fondamentali, il divenire politico, filosofico e culturale, uscendo dai tatticismi e dagli stereotipi; così la lunga strada dal mantenimento delle tradizioni primarie che sanciscono l’identità netta delle generazioni del FdG, alla volontà di porre un freno all’eversione difensiva ed offensiva, propria del Fronte anni ’70, della generazione precedente, sino alla logica del superamento, dello sbarramento forzato “destra-sinistra” atto a proiettare la primaria battaglia verso il “nemico comune”, inquadrato nel capitalismo, nel mondialismo, nella globalizzazione, negli stereotipi che abbattono la dimensione della libertà individuale.
Nelle pagine prende vita questa storia che esula dalla canonica successione di eventi.
La volontà dell’autore sta nel far percepire e fare il quadro di un periodo di forte mutamento evidenziandone sfumature apparentemente minime ed insignificanti, tasselli di un mosaico di una comunità di giovani che creato stile, idea, aggregazione, visione ed avanguardia, tendenza ed accettazione bipartisan, regione per regione, territorio dopo territorio, mozione dopo congresso, abbigliamento dopo linguaggio, evoluzione dopo evoluzione.
“Il Maldestro” è un laboratorio culturale ed ideale, una fucina di idee. E’ una redazione attiva.
Il proprio lavoro quotidiano attraversa gli schemi dell’identità, dei valori, dell’interpretazione, creando spunti, articoli, eventi e riflessioni atti ad interpretare, valutare la realtà umana, sociale, filosofica, culturale, ragionando sopra le cose, offrendo un’analisi dei tempi contingenti, con profondo senso di avanguardia e lungimiranza.
Abbiamo voluto esordire con questo primo evento in tributo alla vita di generazioni che hanno forgiato, tradotto, semplificato, con ardore e passione, idea ed identità, quelle a venire, che hanno rafforzato ed esteso, in parallelo ai dettami del MSI, linee culturali, filosofiche, di pensiero che anche oggi compongono il panorama della destra italiana in una linea di continuità storica ed ideale
