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La Parola di Dio VIDEO CREDERCI
"Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, non crederò".
Quando ci siamo di mezzo noi, uomini e donne, ci portiamo sempre dietro le nostre contraddizioni e ambiguità e le nostre incertezze.
Slanci e rifiuti, luci e ombre inquietanti, donazioni e riserve, coraggio e vigliaccheria. Comunque Lui, Cristo, ancora una volta si mette nelle nostre mani. "Mio Signore e mio Dio" - dice Tommaso - mettendo le sue mani nel costato di Cristi risorto, e, insieme alla pace, ci manda nel mondo.
Le mani, le nostre mani e tutto ciò che esse raffigurano hanno il potere di farci distinguere e identificare. Le mani, strumento della nostra fede, simbolo di solidarietà e segno di speranza. Usare le mani non per il potere o la potenza, ma unicamente per il servizio.
Mani che non soffocano nessuno, mani che non graffiano, non minacciano, non si vendicano, mani che donano, colgono, perdonano, mani che servano uomini e donne di questo tempo, mani che prolungano e mantengono viva la nostra fede
E' questo il messaggio: essere gli uni per gli altri, così, semplicemente. Sorridere e far sorridere, aiutare e lasciarsi aiutare , parlare ed ascoltare, voler bene e lasciarsi amare.
Gesù ci invita a metterci a disposizione di Dio per far arrivare al mondo il suo amore, un amore che non si ferma su una croce, ma attraverso di noi arriva fino all'ultima fibra del cuore degli altri.
Mettiamo le nostre mani sulle ferite del Risorto e appropriamoci della sua vita e - come dice la seconda lettura - "esultiamo di gioia indicibile per conseguire la meta della nostra fede, cioè la salvezza delle anime".
