Battista Juzzanti venera l’Immagine della Madonna - 1417 - Affresco nel Palazzo dei Priori di Viterbo, Sala della Madonna della Quercia, sec. XVI

La Quercia STORIA della Madonna della Quercia
Gianfranco Ciprini 

Carissimo Mauro,
ti mando la storia dell'inizio della devozione alla Madonna della Quercia e alcune notizie su un rotolo pergamenaceo, dell'Archivio del Santuario della Madonna della Quercia, in cui ci sono  registrati nove atti  che riportano le decisioni prese dalle autorità per l'inizio della devozione verso la Madonna della Quercia stessa. Le notizie di questo rotolo di pergamene sono anche registrate in un manoscritto vol. 128, sempre dell'Archivio del Santuario.

Come è dimostrato da questi atti le notizie sulla Madonna della Quercia sono STORIA e non leggenda!!!

Un caro saluto

Gianfranco Ciprini

Per scaricare sul tuo computer l'inizio della magnifica e miracolosa Storia della Madonna della Quercia, grazie alle ricerche del prof. Gianfranco Ciprini clicca qui.

E' un atto d'Amore per la Mamma di Gesù.

Gianfranco Ciprini invia anche alcuni appunti sull'inizio della devozione alla Madonna della Quercia.

DOCUMENTI DEI PRIMI ATTI DELLA DEVOZIONE

A.S.M.Q. Rotolo Pergamenaceo   13/A

Sono 9 atti di cui diamo la sintesi del contenuto (A.S.M.Q. vol. 128 cc. 1 - 3):

I atto del 26 agosto 1467 rogato da Agostino Ciosi:

Il vescovo di Viterbo, card. Pietro Gennari, “deputati li quattro Santesi concesse licenza di cominciare a fabbricare una chiesola o cappella, consacrare il luogo e celebrarvi la messa”

II atto del 5 settembre 1467 rogato da Agostino Ciosi:

“detto vescovo ordinò alli p. priori di Gradi, Trinità, Verità e San Francesco che ciascuno di loro dovesse eleggere nel convento un padre confessore idoneo et approvato ad udire le confessioni dei fedeli, che a questa chiesa concorrevano“  

III atto del 9 ottobre 1467 rogato da Giovanni Faccenda:

“il vescovo, oltre i sopraddetti 4 confessori, ordinò l’elezione di altri 4 confessori secolari cioè quattro preti parrocchiani, con la facoltà d’assolvere dai casi riservati al vescovo medesimo, che fece anche commissario Agostino Ciosi sopra la revisione e rendimento di conto al quale erano tenuti i soprastanti o santesi delle elemosine da loro amministrate con la facoltà di eleggere altri confessori sia regolari che secolari"

IV atto del 22 ottobre del 1467 rogato Agostino Ciosi:

“il vescovo nominò Commendatore della chiesa della Quercia Pier Francesco di Giovanni Manicatore da Viterbo“    

V atto del 13 dicembre 1467 rogato da Girolamo de Angelis:

“monitorio del vescovo contro gli usurpatori delle elemosine della chiesola, che sotto pena di scomunica dovessero restituirle inventariarle e rendere conto in mano del detto nuovo commendatore”  

VI atto del 14 dicembre 1467 rogato da Girolamo de Angelis:

“il vescovo conferma Francesco come Commendatore e l’induzione nel possesso di questa chiesa commessa ad Antonio di Nicola“  

VII atto del 2 gennaio 1468 rogato da Girolamo de Angelis:

“amorevole ammonimento del vescovo fatto ai soprastanti per le elemosine altrimenti in ogni parrocchia di Viterbo sarebbero stati scomunicati“  

VIII atto del 16 gennaio 1468 rogato da Agostino Ciosi:

“assoluzione della scomunica nella quale erano incorsi i detti soprastanti et il rendimento di conto delle elemosine usurpate”  

IX atto del 11 gennaio 1468 rogato Agostino Ciosi:

“conferma del Commendatore“

1467 Atto Vescovo Pietro Gennari

Inizio della devozione verso la Madonna della Quercia,
manoscritto vol. 128, dell'Archivio del Santuario

Inizio della devozione verso la Madonna della Quercia,
manoscritto vol. 128, dell'Archivio del Santuario

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